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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 2 ottobre 1995
lettera a Schneider
mi dispace che tu l'abbia presa così male, e che poi su questo tu debba giudicare Pannella e il suo movimento. il mondo radicale è fatto di passioni, amore ed odio, indifferenza e complicità ... insomma è come un qualunque altro mondo, con la sola differenza che no esiste la menzogna e l'ipocrisia. è una continua weltanschaung (chissà se si scrive così ...), catarsi dell'anima. e l'unico rigore di riferimento è la libertà, che, come tu ci hai fatto capire, per te qualche volta può essere un impedimento, perchè lede quello che tu credi essere un modo di porsi, di parlare, di pensare, di interloquire, lede, insomma, il tuo modus vivendi, che tu ha eretto a modello di riferimento, a lente attraverso cui far passare tutte le immagini e le informazioni, in modo che arrivino semplificate nel tuo luogo di elaborazione. ecco. vedi, un libertario non ha questa lente, gioca a campo aperto, e dà un significato politico anche ad un rutto o ad una carezza, perchè entrambi espressione umana, della comunicazione di uno sta

tus e di un pensiero. è l'appassionamento che ci porta a dare significato a tutto quello che fa un altro radicale (non a caso ci chiamiamo compagni tra di noi), e non tralasciamo mai certi aspetti che per te, invece, sono particolari insignificanti che ti farebbero perdere del tempo. perchè, per esempio, se sei convinto di essere stato offeso (e dalla tua ultima risposta sembra che tu te la sia propria presa ....) non vai vino in fondo? ti fa fatica? libero di essere affaticato, come libero io di capire che tu parli per parlare (forse anche per un po' di partito preso), senza convinzione di quello che dici, con molto formalismo e sentito dire, con superficialità e poca voluta informazione. altrimenti andresti fino in fondo. a rafforzare quanto dico, valga il fatto che un mio amico e compagno -M.Perduca di Firenze- che garbatamente si rivolgeva a te anche in e-mail privata, si è trovato nella tua black-list. questo tuo comportamento lo leggo in questo modo: ok ragazzi abbiamo giocato alla politica, io ho dett

o quattro cosette che lo letto sui ritagli di qualche giornale titpo La Repubblica, e l'ho vomitato nella conf Pannella, ma non mi venite a rompere a casa mia, perchè lì comando io e ci faccio entrare chi voglio io e quando voglio io .... non mi seccate coi vostri discorsi .....". libero delle tue black-list e libero il mio commento. ma ciò non toglie che mentre qualcuno fa sul serio a rischio della vita (ho detto rischio e non ricerca della morte, mi raccomando, che si legga bene il significato dell'azione nonviolenta radicale e gandhiana), tu su questo qualcuno ci vieni a giocare. libero di giocarci -la conf Pannella è aperta anche per questo- ma libero anche di avere qualcuno che ti manda al diavolo, perchè magari non ha in uel momento voglia di giocare. scambiare poi questo con la mancanza di tolleranza ..... è come il giorno e la notte. il fatto è che i radicali, caro amico, sono umani sempre, anxche quando si fanno male fisicamente col digiuno e anche quando s'arrabbiano con qualcuno che non rispetta i

loro sentimenti. arrabbiarsi, credo che sia umano, come rivolgersi al "babbo" per chiedere lumi e giustizia. solo che il primo fenomeno è individuale, mentre il secondoi rientra nella più torbida tradizione di chi si è sempre rivolto al principe per chiedere giustizia, e che continua acredere che nella vita ci debba sempre essere un principe.

 
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