Scritto il 1-Ott-95 da A.Salvidio:
AS> In linea di principio, sono favorevole al ripristino del maestro unico.
Ma siccome il maestro unico ha un ascendente enorme sui bambini, fino a quando gran parte del corpo insegnante sarà così marcatamente ideologizzato, preferisco che esista il "collegio".
AS> Con il "collegio" il bambino si disorienta. Ripiega sulla famiglia.
E diviene meno facilmente aggredibile> all'indottrinamento gramsciano che troppi insegnanti potrebbero essere tentati di praticare a suo danno.
Anch'io sono direttamente interessato all'attuale organizzazione della scuola elementare, e alle proposte di modifica.
Vero che fra gli insegnanti e' frequente un atteggiamento marcatamente ideologico e non e' rara la tendenza all'"indottrinamento".
Pero' auspicare un "riferimento extrafamiliare debole" e un "disorientamento" dei bambini non aiuta a risolvere il problema.
Credo sia importante notare che solo in alcuni casi la famiglia e' in grado di educare, di ovviare alle carenze della scuola.
Molto piu' spesso quest'ultima e' l'unico luogo ove il bambino puo' acquisire le nozioni e gli strumenti necessari al suo sviluppo culturale ed intellettivo.
Percio' e' fondamentale un riferimento scolastico "forte", cioe', in primo luogo, univoco.
Tre maestri riescono solo per puro caso (o magari perche' uno dei tre, per coscienza, insegna contro coscienza) ad esprimere l'armonia necessaria.
A me pare un referendum importantissimo. Irrinunciabile.
Antonio Grippo
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