Mi pare che la tua posizione in materia di referendum ben si concilia
con quella del giornale conservatore "La Repubblica" e in particolare
con la opinione, ieri espressa ad un milione di persone, di Paolo
Barile: i referendum sarebbero secondo questa interpretazione spartana
delle istituzioni e della politica, "eversivi".
Sembra quasi che le "istituzioni", oggi più che mai da riformare dopo
un quarantennio di leggi sciagurate e di flagellante partitocrazia,
abbiano paura del giudizio popolare. E' proprio vero: c'è chi difende
la nazione e quindi la illegalità come simbolo inespresso ma
drammaticamente autentico del proprio essere suddito e chi con il 2%
ambisce a fare di questo Paese uno Stato civile, liberale, in cui i
cittadini tutti avrebbero la consapevolezza di esistere perchè in
grado di giudicare e comprendere anche quelle cose che altri
vorrebbero gestire nelle oscure e segrete stanze del potere.
Un cordiale saluto.