pagina 6E MAHATMA PANNELLA CONQUISTO' LA TV
di Umberto Folena
Marco Pannella. Chi è costui? Ma certo, non lo conoscete, è un volto nuovo della politica italiana e in televisione, come egli stesso denuncia, non ci va mai. Ve lo descriviamo: una candida criniera di capelli, un nasone a prua di piroscafo, due occhioni dolci che perforano la telecamera ed entrano dritti a frugare nelle nostre coscienze: per un dilettante della televisione, niente male.
Ieri pomeriggio s'è accomodato a "Domenica In", ospite di una Mara Venier dagli occhioni ancor più sgranati e visibilmente commossa. Perché Marco Pannella sta facendo lo sciopero della fame, avendo appena sospeso quello della sete. Sciopero duro, senza neanche i cappuccini che si concedeva negli anni Settanta.
Mara ha detto a Marco: "Non sono una giornalista" ed ha incominciato ad intervistarlo (ma non c'era a disposizione Galeazzi?). Poteva chiedergli dei referendum che giacciono malinconicamente orfani di firme, ma una brava padrona di casa si comporta diversamente: "Come stai?". Marco poteva ignorare il cortese incipit e parlare subito dei referendum. Invece s'è messo a parlare con generosità di se stesso. E non ha più smesso. "La gente capisce", ha esordito. E questo appello alla gggente, con tre gi, e alla sua comprensione è quanto di più demagogicamente falso. Ma quale gggente, Marco?, quale gggente dovrebbe capire i tuoi referendum? Tu lo sai benissimo, infatti ieri pomeriggio non hai parlato di quelli, ma di te. Che salottino. Tu: "Sono venuto qui tre volte, ed ogni volta ho dovuto digiunare". Mara: "Dunque per venire qui devi rischiare la vita?". Questo interessa alla gggente, il caso umano.
Tu, Mahatma Pannella. Che ritieni di dover spiegare che quando si digiuna ci si sbarba due volte al dì e ci si impomata bene per reggere i riflettori. Evangelicamente, anzi: in "letizia francescana". Ma ti dimentichi di aggiungere che chi digiuna evangelicamente si sbarba e si tiene su di tono per non far sapere agli altri che sta digiunando. Tu, che preso dalla foga di profetizzare ti lamenti di restare inascoltato quando proprio questo è il destino dei profeti.
Intanto te la prendevi con Pio IX (ma la gggente sa chi è?), ti dichiaravi fiero della tua mendicità, asserivi: "Una firma può cambiare la vita" e questo la gggente lo capisce, tutti hanno firmato l'atto di matrimonio, una cambiale, un modesto assegno. "I referendum sono chiari, sì o no", concludevi; ed è vero, un referendum è chiaro, ma venti in un colpo? Mara però non ti chiedeva nulla, nessuna obiezione e tanta contemplazione.
Era così rapita che si è perfino dimenticata di offrirti un tè freddo, un chinotto, un semplice bicchier d'acqua. La gggente ti avrebbe visto sorbirlo tutto, miracolosamente. Come una statua indiana.
Hai avuto diciassette minuti di Rai Uno, e dei referendum la gggente ne sa quanto prima. Nulla. Ha però capito quel che Mara aveva capito subito, che tu eri lì in cerca di affetto. Quei venti (quaranta, ottanta) referendum sono un titanico grido: Perché, non mi amate?