Credo, Scandura, che tu faccia un pò di confusione circa il problema sindacale.

La forza del sindacato, nel bene come nel male, non è tanto frutto della "ritenuta automatica", oggi in via di eliminazione, quanto di quel complesso di norme che rende un lavoratore licenziabile solo in casi particolarissimi e molto rari.

Nei paesi dove il datore di lavoro può allontanare dal suo posto chiunque in qualsiasi momento, dove esiste quindi un reale "mercato" del lavoro, i sindacati sono delle associazioni marginali ed emarginate, con un peso assai relativo nella vita politica ed economica.

Si obietta che in tali paesi, i lavoratori siano poco più che schiavi. Ma è l'obiezione tipica degli ignoranti e delle persone in malafede, contraddetta platealmente dalla realtà dei fatti.

In realtà, i lavoratori sono schiavi soprattutto qui da noi. La loro libertà è confiscata dal sindacato, a sua volta appendice semiautonoma dell'ala pragmatica del vecchio PCI.

Un referendum assai utile sarebbe proprio quello per l'abolizione dell'intero statuto dei lavoratori. Utile a dare un segnale forte di rivitalizzazione del mercato del lavoro.

A questo proposito, Scandura, sai perché non ho firmato né fimerò il referendum sulla "droga " ? Non per ragioni schiettamente proibizioniste, ma per il motivo seguente: se venisse liberalizzata o legalizzata la droga da fumo, come potrei impedire, quale datore di lavoro, che se ne faccia uso mio malgrado tra i miei dipendenti, visto che la legge italiana li inchioda alle seggiole da me loro pagate ?

Quando mi si permetteraà di cacciare via dalla mia azienda le persone nelle quali, per stile di vita, per atteggiamento, per costumi, non mi sento di riporre fiducia, ovvero che semplicemente mi sono "antipatiche", allora firmerò con gioia anche una petizione per la libera circolazione di tutte le droghe, anche quelle più micidiali.

Libertà non può essere a senso unico. Liberi tutti di farsi le pere..libero anche io di sbattere fuori dalla mia azienda chi se le dovesse fare...