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Conferenza Movimento club Pannella
Faccini Liliana - 17 ottobre 1995
PANORAMA - 19/10/95 pag. 21

CENSURE RAI/ I retroscena di Marco Pannella

CARO MARCO, NON ESAGERARE

di Giordano Bruno Guerri

Da Lunedì 16 ottobre sarò autore e conduttore, con Cinzia Tani, di un programma televisivo chiamato Italia mia benché ("Il parlar sia indarno", Petrarca, caro vecchio liceo): ma indarno non vorrei parlar. Cercheremo, sostanzialmente di scalfire i tabù che opprimono questo Paese: la prima puntata sarà contro l'eccesso di calcio in tv, la seconda sull'umorismo articolo 1 della Costituzione della Repubblica italiana fondata sul lavoro, la terza contro le maestre elementari come effetto e concausa della degenerazione del cittadino italiano (Spot: Italia mia benché, prodotta da Videosapere, andrà in onda dal lunedì al Venerdì, alle ore 13, su Raitre).

Di certo avremo guai e casini, ma non credevo che sarebbero iniziati addirittura prima della trasmissione: forse per introdurmi al futuro pubblico, il direttore di Videosapere, Antonio Spinosa, decise giorni fa di invitarmi alla registrazione di uno speciale da mandare in onda, stessa rete, stessa ora, Venerdì 13. Tema: referendum e democrazia, storia, significato, valore. Conduceva Franco Cardini, consigliere d'amministrazione della Rai. Dibattenti eccellenti erano anche Lucio Colletti, Domenico Fisichella, Stefano Rodotà e - indegnamente- io. Per di più, in collegamento da Napoli, c'era il padre di tutti i referendum (e mio lumicino politico), Marco Pannella.

Quando tocca a me, per esemplificare tesi e problemi cito gli ultimi referendum: Rai, Berlusconi, orario di apertura dei negozi... A quel punto la regia mi interrompe con un drammatico "Stop!" e Spinosa irrompe a spiegare che la trasmissione deve essere storico-culturale, mentre io la sto portando sull'attualità politica. Ha ragione, ma Pannella grida: "Censura ! censura! me ne vado". Seguono interrogativi pensosi, e meravigliosa è l'acida malinconia di Colletti: "Ci fanno venire qui alle 9.30, non ci danno una lira però vogliono il codice fiscale, e va a finire che ci tengono qui fino all'una". Decidiamo, tutti d'accordo, che Marco ha esagerato, che non ci sentiamo né oppressi né censurati. Ma non facciamo in tempo a ricominciare la registrazione che Pannella ha già diffuso un comunicato stampa per dire che c'è stata censura. Caro, nobilissimo Marco: sapeva che, con una notizia Ansa sulla censura della Rai, avrebbe ottenuto più attenzione che con la trasmissione.

Per quanto lo stimi, però, ha fatto torto a Spinosa: il quale ha avuto palle d'acciaio abbastanza temperato da affidarmi una trasmissione (in diretta) pur sapendo che sarò incontrollabile e antipatico come la merda. Ma che cercherò di fare cultura sul serio e per tutti (come Videosapere deve fare) e non seghe ermetiche come in genere sono le trasmissioni culturali in tv.

 
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