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Conferenza Movimento club Pannella
Depetro Alessandro - 18 ottobre 1995
Ri: UN PO' DI IPOCRISIA

Il nome e il cognome di una persona non sono mai poco significativi,

soprattutto calandosi nella realtà di coloro che nelle città, nei

paesi, nelle scuole, nei condomini, sul posto di lavoro digiunano

compiendo una azione nonviolenta per raggiungere un obiettivo

politico. Non a caso Marco Pannella ha giustamente messo nome e

cognome alla propria lista e al proprio movimento. Chiunque, anche la

persona più anonima potrebbe imitarlo e su questo si regge gran parte

del modello uninominale all'americana di cui il movimento è promotore.

Dunque la prima forma di violenza impercettibile ma psicologicamente

rilevante, è quella di considerare, squalificandoli, i nomi e i

cognomi di per se poco importanti se non definiti all'interno della

divisione sociale del lavoro. Tizio Caio Sempronio, per #Cappato#,

romano, attivista e conosciuto all'interno del movimento, non

significa nulla. Per me, invece che sento alla radio un nome, quel

nome, può significare tutto, anche l'adesione al digiuno in quanto è

quel nome, non quella professione, a convincermi che è giusto unirmi a

questa iniziativa. Riconosco in quel nome una identità e un motivo di

condivisione politica che #Cappato# invece riconoscerebbe desumendoli

dalla professione. Non so come ci riesca, forse ha delle doti

particolari.

E' un po' come quello che mi diceva molto tempo fa Laura Terni, che

ringrazio per avermi spiegato un concetto di cui non avevo, almeno

all'inizio, afferrato il senso. "Non sono radicale in quanto donna,

per bacco!", sosteneva Laura. Giusto. Parimenti ritengo corretto,

nei limiti di un onesto confronto, dire che non si è nonviolenti solo

in quanto normali imprenditori, normali operai, normali casalinghe,

normali puericultrici, normali disabili...piuttosto in quanto, con il

proprio nome e cognome, si è innanzitutto cittadini che hanno deciso

di farsi sentire, di ribellarsi. Il senso della mia polemica non era

certo quello di accusare le conduttrici della trasmissione radiofonica

di essere fasciste, ci mancherebbe, semplicemente ho fatto notare che

l'archetipo su cui si regge quel tipo di informazione è scorretto, è

vile, non rende la giusta dignità politica che un nome e un cognome,

del tutto anonimi a me, possono assumere per un altra persona, per un

altro cittadino.

Se proprio vogliamo dare più concretezza alla identità dei

digiunatori, almeno chiediamogli, magari in diretta, alle ultime

elezioni per chi hanno votato, se hanno, oltre al movimento, qualche

altra simpatia politica. Rendiamo questo tipo di digiuno davvero

politico e non una sorta di censimento per categorie che informa i

cittadini utenti di Radio Radicale che cinquanta medici, trenta

casalinghe, duecento studenti, quarantotto disoccupati etc. compiono

un digiuno a staffetta o ad oltranza. Anzi molto spesso accade, come

a Pordenone, che gli stessi giornali locali se ne infischino dei

digiuni nonviolenti perchè una persona politicamente sconosciuta

magari non osa o non ritiene prassi normale avvisare della propria

iniziativa gli organi di informazione. E sul giornale, qualora

l'informazione dovesse passare, sarebbe bello, oltre che utile, che

l'interessato non venisse definito solo per la categoria lavorativa

alla quale appartiene (per quale motivo poi?), bensì per le idee, per

i motivi che la spingono a tale gesto. Questa è visibilità, è

riconoscimento politico.

Nessuna ipocrisia in tutto questo, mi pare di scorgere. Anzi, il fatto

di dedicare gran parte del mio tempo libero per scrivere su Agorà

invece che andare a spasso, non è sintomo di rabbia. E qualora lo

fosse, chiuderei il computer e me ne infischierei di quello che ci si

può trovare scritto. Mi spiace che questa mia longeva attività dia

fastidio a #Cappato# ma non è costretto a leggermi, dopotutto, come

non è costretto a digiunare.

Personalmente non ho nulla da giustificare in quanto condivido il

*motivo* del digiuno, ma non il *metodo* con il quale è promosso su

radio radicale. Tutto qui.

 
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