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Conferenza Movimento club Pannella
Palumbo Stefano - 19 ottobre 1995
L'OPINIONE, 29 SETTEMBRE 1995

PANNELLA RICOVERATO IN OSPEDALE

articolo di Giovanni Alibrandi

"Il leader dei Riformatori ha perso 14 chili. Da nove giorni non mangia e da quattro non beve"

Scalfaro batte un colpo: "Sia ristabilita la par condicio". Ma per il leader radicale non è sufficiente.

Marco Pannella è stato ricoverato d'urgenza in ospedale. Dopo nove giorni di digiuno e quattro giorni di sciopero della sete le sue condizioni fisiche si sono drammaticamente aggravate. I segni della sua protesta non violenta contro il silenzio del capo dello Stato per l'ostracismo dei referendum sui mass-media erano visibili ieri pomeriggio, durante una conferenza stampa. Il leader dei Riformatori ha perso quattordici chili, a stento riesce a parlare e a spiegare le sue ragioni. I medici avevano già rilevato il peggioramento. "Simbolizzo - ha detto biascicando Pannella - la sete di verità che c'è in questo Paese. Se esiste ancora un Presidente della Repubblica, può soddisfare quella sete con poche parole". Pannella è deciso comunque a non smettere lo sciopero della sete almeno "finquando Scalfaro non dirà pubblicamente che è in corso un attacco alle regole ed alla democrazia" e sottovoce ha aggiunto, consapevole della gravità della situazione:"ma Scalfaro non lo dirà mai". Poi in serata, a forza, Marco Pann

ella è stato portato all'ospedale romano "San Giacomo". "E' una svolta drammatica - spiegano i Riformatori - nella storia della non violenza in Italia e testimonia del punto di degrado cui è giunta la situazione italiana: per la prima volta, in decenni di lotte non violente, Marco Pannella ha dovuto essere ricoverato in ospedale, giunto al quarto giorno del suo sciopero totale della sete oltre che della fame". Una svolta che squote il Quirinale. Oscar Luigi Scalfaro prende lo spunto per riparlare dell'importanza della par condicio. Marco Pannella, ha detto "si appella giustamente, come principio, alla parità di condizioni". Intesa nel senso che "il cittadino chiamato a decidere con il suo voto ha il diritto di conoscere i termini, i pareri, le argomentazioni in base alle quali operare la sua scelta". "E' un diritto sacrosanto - ha sancito il capo dello Stato - perché ha le sue radici nella Costituzione. Ed io più volte ho richiamato a questa parità anche di fronte a chi o disprezza o sorride, o si prende gio

co di questo tema, o contesta il diritto o dovere del capo dello Stato di afre questo richiamo". "Mi appello - ha aggiunto ancora - a tutti coloro che hanno in qualche modo responsabilità i questo settore". L'ultimo di questa lunga serie di appelli è proprio per lui Marco Pannella: "Sospenda questo modo di protestare, e continui in piena salute". Ma a Pannella non basta. Ancora ieri sera ha negato il permesso ai medici di alimentarlo attraverso le fleboclisi. I medici sono preoccupati: "se non perde i sensi - dicono - non possiamo intervenire. Il nostro bollettino. E' in condizioni di rischio. Ma solo lui può decidere di smettere". Anche se duramente provato il leader radicale è ancora lucido. "Un capo dello Stato che ogni giorno parla su ogni cosa, se sceglie di tacere proprio su questo, sulle norme che vigono e che lui deve difendere, mentre spende parole e tempo pubblico nazionale per "nuove regole" che non lo riguardano e che sulle quali se ha opinioni private non ha che da tenerle per sé, se ciò sceglie

, sceglie d'essere complice e parte. Noi - ha continuato Pannella - gli chiediamo di parlare".

 
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