(Il Giornale - 22 ottobre 1995 - pag. 7)
di Marco Ventura
ROMA - Il candidato Marco Pannella fa appello ai "mancusiani", ai
giovani e a chi propende ancora per l'astensione. Si vota oggi per le
elezioni supplettive del collegio Napoli-Chiaia-Posillipo. I tre
"papabili" al seggio della Camera sono Maurizio de Tilla, sostenuto
ufficialmente dal Polo, Vincenzo Siniscalchi, rappresentante della
sinistra, e "Pannella Giacinto detto Marco", come dea decenni si
presenta agli elettori il leader riformatore. "L'astensione - spiega
Pannella - è la grande carta del Pds e dei "diniani" o "anti-
mancusiani", come dimostra il fatto che la sinistra ha tentato di
nascondere il dibattito politico durante tutta la campagna
elettorale". Il secondo "bersaglio" dell'appello pannelliano è
costituito dai giovani, che soprattutto in quartieri come il Vomero
sono sensibili al richiamo dell'anti-proibizionismo radicale. Il terzo
target è la sinistra, la quale idealmente potrebbe sentirsi più vicina
a Pannella che a Siniscalchi. Pannella corre da solo. De Tilla, 54
anni, avvocato come Siniscalchi, è invece "portato" da Forza Italia,
Alleanza Nazionale, Ccd e Cdu. Nel suo programma, una serie di
obiettivi concreti, dalla sistemazione della Villa Comunale e di
Castel dell'Ovo al risanamento fognario di Posillipo e alla creazione
di un piccolo museo di pittura nel Vomero. Ma de Tilla promette anche
di valorizzare la zona turistica di Mergellina con i suoi chalet.
Pannella, da parte sua, si rivolge a un elettorato composito,
trasversale, che va da destra a sinistra. Punta sulla propria figura e
sul personale radicamento a Napoli, dove ha combattuto molte battaglie
specie sui temi della giustizia (vedi il caso Tortora), e promette un
piano che riguarda complessivamente il territorio dell'area
metropolitana, fino alle pendici del Vesuvio.
Il suo scontro con la sinistra è duro in particolare sui temi
ambientalisti e sull'assetto di Bagnoli. "La sinistra vorrebbe
realizzare un porto per 700-1000 imbarcazioni, mentre noi vogliamo 300
imbarcazioni nel porto naturale di Misida, nel contesto di un progetto
per 4-5 porti da 200 posti l'uno. Come ai tempi del terremoto -
prosegue Pannella -, denuncio l'accordo consociativo tra grandi
interessi ed ex Pci a favore di un assetto che sarebbe un disastro dal
punto di vista ambientale". La corsa al seggio è difficiele per il
centro-destra, perchè la sinistra sipresenta unita mentre An non
gradiva la candidatura di Pannella e ha preferito scegliere, d'accordo
con gli azzurri e cicidini, il candidato de Tilla. Il rischio è che
Siniscalchi, favorito dalla doppia candidatura sul fronte opposto,
possa da solo toccare la maggiornaza assoluta. Per questo il leader
riformatore fa appello a quanti sono propensi a disertare le urne.
Si teme l'astensionismo a Posillipo, così come un affermazione di
Siniscalchi al vomero, in ambienti tradizionalmente di destra.
Pannella prende spunto dalle vicende nazionali e dal "caso mancuso"
per ammonire la sinistra (è il suo slogan nella campagna elettorale) a
"smettere di voler risolvere le sue contraddizioni linciando gli
avversari, come ha sempre fatto".
Anche se il bacino elettorale di un collegio partenopeo è
numericamente limitato, il voto di domani potrebbe rappresentare un
primo test dopo il ciclone che ha travolto in questi giorni Camera e
Senato, contrapponendo Mancuso a Dini e Scalfaro. "Anche qui a Napoli
- conclude Pannella - è il candidato "tecnico", che la sinistra
intende smerciare, schiacciando una candidatura come la mia, che non
possono dire essere meno di sinistra e meno indipendente di quella di
Siniscalchi".
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