IL SEGUENTE INTERVENTO DI MARCO PANNELLA VERRA' PUBBLICATO DOMANI, LUNEDI' 23 OTTOBRE DAL QUOTIDIANO 'IL TEMPO' (PREGHIERA DI CITARE LA FONTE. GRAZIE).
LETTERA APERTA AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AD UNA SETTIMANA DALLA RIPRESA DEL NOSTRO DIGIUNO DI DIALOGO. NELLA SPERANZA CHE NON CONTINUI, ANCHE SE PER ORGOGLIOSA REAZIONE A RIFIUTARE DI CONDANNARE LE VIOLAZIONI DELLE NORME VIGENTI, PERSISTENDO NELLA VOLONTA' DI IMPORNE E PROPORNE DELLE "NUOVE", FIDANDONE AI SOLITI NOTI IL TRADIMENTO...
"Caro Presidente Scalfaro,
ieri Lei è tornato a ricordare che ferire o negare la verità è ferire e negare la libertà., ma solo dopo le accuse del Ministro Mancuso e il suo eccesso di legittima difesa. Dico: "eccesso", visto che, se le cose da lui denunciate fossero provate, resterebbe pur sempre il rammarico che non gli abbiano impedito di accettare da Lei e dal Suo Presidente del Consiglio l'importante incarico governativo dal quale è stato oggi ejettato.
Mi consenta di rammaricarmi, e ormai anche per un'oncia sgomentarmi, per il suo altero e testardo rifiuto di ascoltare la nostra richiesta di pubblicamente dare atto del fatto che la Rai-Tv, servizio "pubblico", ha rifiutato di fornire al paese la verità, la conoscenza, l'esercizio del diritto (fondato sulla Costituzione e sulle norme vigenti) di conoscere per noi scegliere e degliberare, in particolare sui temi referendari, dal 12 maggio al 30 settembre.
Il Suo rifiuto diventa oggi una ragione, e non piu' solamente un alibi, per perpetrare di nuovo lo stesso attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, alla Costitiuzione tout-court, contro le 20 richieste referendarie che sono in corso di sottoscrizione dal 1· ottobre, essendo per 18 di esse le stesse censurate per quattro mesi.
Le stesse, Signor Presidente, che sono ostiche alla parte politica che ha sostenuto il Governo Dini, e a tutte le vecchie forze che hanno rapinato verità, conoscenza, democrazia, per trent'anni assieme a coloro i quali oggi per questo sono in galera o moralmente e civilmente da loro distrutti.
Eppure quasi 400 parlamentari di ogni gruppo L'hanno pubblicamente invitata ad accogliere le nostre richieste di difendere per quanto Le compete non solamente la verità, la conoscenza, ma piu' semplicemente e pertinentemente la legalità costituzionale. Anch'essi restano senza risposta.
Lei è certamente, oggi, nella bufera politica che sconvolge e alluviona il nostro Paese. Come Lei sa, io non metto in dubbio la purezza delle sue intenzioni ma a questo l'hanno portata le Sue scelte prima ancora delle polemiche degli avversari e il tordido supporto dei suoi sostenitori. Ne siamo profondamente addolorati, anche perchè il Paese paga caramente questo errore, che certamente era legittimo non temere quando lei è stato eletto dal Parlamento.
Centinaia di cittadini nonviolenti, democratici, hanno sin qui, ormai da mesi, digiunato con rispetto e senza impazienze, a volte al limite del rischio di vita, per parlarLe con rispetto, fermezza e amicizia vera. Ma se Lei si sottomette alle emergenze e si dimette da funzioni essenziali, verità, conoscenza, diritto continueranno ad essere insultati".