COMUNICATO STAMPA
CAMPAGNA DEI 20 REFERENDUM. BLITZ RIFORMATORE ALLA SEDE REGIONALE TOSCANA DELLA RAI. L'INFORMAZIONE SUI REFERENDUM E' STATA NEGATA. CHIEDIAMO UN RISARCIMENTO E IL RISPETTO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE DEL "CONOSCERE PER DELIBERARE".
Firenze, 3 Novembre 1995. Una ventina di militanti del Club Pannella-Riformatori della Toscana, questa mattina si sono recati presso la sede regionale della Rai a Firenze, per consegnare un documento da inoltrare al presidente generale della Rai.
I riformatori sono entrati nella sede di lungarno Aldo Moro indossando dei cartelli sui cui tra l'altro si poteva leggere: "Se la Rai non va dai cittadini, i cittadini vanno alla Rai", "Rai di tutto di più .... e i referendum?", "Ho firmato i referendum e voglio farlo sapere anche agli altri cittadini". "500 digiunatori non fanno notizia?", "Informare o non informare, questo è il dilemma della Rai", "L'informazione è un diritto costituzionale".
La delegazione dei riformatori si è incontrata con il dr.Degli Innocenti, che sostituiva il direttore dr. Cicognani che non era in sede, e a lui hanno consegnato il documento per il presidente Moratti.
Nel documento, tra l'altro si legge:
"siamo il Comitato promotore dei 20 referendum liberali, liberisti e libertari, siamo quindi i rappresentanti di quei circa 10.000 cittadini che in Toscana hanno apposto circa 200.000 firme in calce alle richieste di referendum. .... Sentiamo su di noi il disagio del privilegio, perchè privilegiati sono i cittadini che oggi hanno potuto essere informati della campagna dei 20 referendum, rispetto al diritto all'informazione negato a tutti. .... Per queste ragioni Marco Pannella sta digiunando da diverse settimane, e alcuni di noi stanno facendo altrettanto. Chiediamo al Presidente della Repubblica che riconosca che c'è stata una violazione della legge nel non informare ..... Chiediamo che anche i massimi dirigenti della Rai riconoscano di non aver fatto quanto richiesto dalla legge, e per questo chiediamo un risarcimento che colmi il digiuno d'informazione a cui i cittadini sono stati costretti fino ad oggi. .... A ognuno il suo dovere. A noi Comitato promotore -e quindi potere dello Stato- quello di portare
democraticamente a conclusione la raccolta delle firme necessarie per l'indizione dei referendum. A voi Servizio Pubblico -e quindi ufficio preposto ad hoc- quello di informare sulla vita e i fatti del nostro vivere quotidiano. Noi stiamo rispettando la nostra mansione ... ora -anche se in ritardo- tocca a voi".
SEGUE DOCUMENTO INTEGRALE CONSEGNATO ALLA RAI
Conoscere per deliberare
lettera aperta al presidente della Rai
Firenze, 3 Novembre 1995
Gentile Presidente,
siamo il Comitato Promotore dei 20 referendum liberali, liberisti e
libertari, siamo quindi i rappresentanti di quei circa 10.000 cittadini che in Toscana hanno
apposto circa 200.000 firme in calce alle richieste di referendum.
La campagna ha preso il via lo scorso 6 Ottobre, e fino ad oggi ci riteniamo dei privilegiati
rispetto agli altri nostri concittadini toscani e italiani, perchè siamo tra quei pochissimi che
hanno potuto conoscere l'esistenza di questi referendum e di come si faceva per firmarli.
Siamo tra quei pochissimi che hanno potuto conoscere per scegliere e deliberare.
Come cittadini della Repubblica italiana, che riconosce il diritto all'informazione nell'ambito
dei diritti costituzionali, ci sentiamo a disagio per questo privilegio. Sentiamo su di noi il
disagio di coloro che non hanno potuto conoscere. E sentiamo il disagio di tutti nel constatare
che chi è stato preposto al servizio di pubblica informazione, non ha ottemperato al suo
dovere e, per il momento, non mostra serie intenzioni in materia.
Per queste ragioni Marco Pannella sta digiunando da diverse settimane, e alcuni di noi
stanno facendo altrettanto. Chiediamo al Presidente della Repubblica che riconosca che c'è
stata una violazione della legge nel non informare i cittadini della campagna referendaria in
corso. Non solo. Chiediamo che anche i massimi dirigenti della Rai riconoscano di non aver
fatto quanto richiesto dalla legge, e per questo chiediamo un risarcimento che colmi il
digiuno d'informazione a cui i cittadini sono stati fino ad oggi costretti.
Come Comitato Promotore ci sentiamo in diritto e in dovere di chiedere che il patto comune
che abbiamo con lo Stato sia rispettato.
Gentile Presidente, queste righe Le giungeranno attraverso la direzione regionale toscana
della Rai, che oggi abbiamo visitato, coi nostri cartelli, i nostri volantini e i nostri digiuni,
perchè tutti sappiano che i circa 10.000 toscani privilegiati che fino ad oggi hanno potuto
firmare i referendum, non sono disposti a continuare a godere del privilegio della
conoscenza. A ognuno il suo dovere. A noi Comitato promotore -e quindi potere dello Stato-
di portare democraticamente a conclusione la raccolta delle firme necessarie all'indizione dei referendum. A voi Servizio Pubblico -e quindi ufficio preposto ad hoc- quello di informare sulla vita e i fatti del nostro vivere quotidiano. Noi stiamo rispettando la nostra mansione ..... ora -anche se in ritardo- tocca a voi.