Livers al referendum sulla legge 194.Secondo le sue parole ilreferendum va nella direzione di abrogare l'articolo riguardante la
possibilita' di ottenere l'interruzione vlontaria di gravidanza anche
dopo i novanta giorni nel caso vi siano malformazioni fetali.Il
relatore giustificava labrogazione sostenendo che questo articolo
razzisticamente tendeva ad eliminare l'eventuale handicappato e per
questo movitivo lo giudicava degno di abrogazione. Probabilmente
Lorenzo non ha mai avuto a che fare ne' con le malformazioni
autentiche dovute a malattie quali laa rosolia contratta nel primo
periodo di gravidanza( feto cieco e sicuramente sordo) o con donne che
scoprono, di avere in utero un bambino Down; non ha mai ascoltato la
loro disperazione e non sa che generalmente in questi casi la volonta'
di abortire di una donna di solito e' minore di quella di partorire.,
Nella grande maggioranza dei casi le motivazioni (piu' che lodevoli)
che portano la donna a proseguire la gravidanza,sono di ordine morale
e indipendenti dalla possibilita' usufruire della legge.In questi casi
, l'assunzione di questa tremenda responsabilita' viene fatta a
priori.Negli altri casi , il rischio che la madre non sopporti una
pena del genere conduce spesso il medico (e questo e' uno dei pochi
casi nei quali la legge si puo' applicare non ipocritamente) ad
acconsentire all'interruzione di gravidanza anche in periodi cosi'
avanzati, data la grave sofferenza psicologica della madre.Nel comune
di Sacile qualche anno fa, tanto per darvi un'esempio sconcertante,
una donna ha partorito un bambino Down.Il medico responsabile del
reparto ginecologico, il quale fu rinviato a giudizio e purtroppo
assolto, pur essendo a conoscenza della malformazione fetale, nego'
alla coppia l'informazione sulla salute del feto, trincerandosi dietro
l'obiezione di coscienza.Inoltre: cosa c'e' di piu' ipocrita che
applicare una legge ipocrita che consente l'aborto fino a tre mesi
anche di un feto sano, sostenendo che cio' e' necessario in quanto
psicologicamente la madre non e' in grado di sostenere la gravidanza,
e poi eliminare un articolo riguardante un problema, che
effettivamente tiene conto dei rischi psicologici che ne possono
derivare? Considerando quello che sta avvenendo in Italia, cio'
potrebbe solo aumentare sia la clandestinita' dell'aborto oltre il
terzo mese, sia il ricorso al cassonetto, se pur differenziato.C'e' da
ggiungere che l'eliminazione di questo articolo consentirebbe, ancor
piu' la negazione dell'informazione e della prevenzione durante la
gravidanza e l'allontanamento dalle strutture delle gia' poche
minorenni o maggiorenni che per ragioni diverse non hanno o non hanno
potuto rivolgersi alle strutture.Il pietismo nei confronti della vita,
che sebbene "sconciata" e' sacra per ognuno, non elimina il diritto da
parte di ogni donna di poter scegliere.Comunque.Cazzata madornale
questo referendum.
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