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Faccini Liliana - 9 novembre 1995
FINANZIARIA: STANZANI (FI) LA BOCCIA INSIEME AL GOVERNO

Roma 8 novembre 1995

"Un testo del tutto incapace di fornire al paese quelle garazie di rigore, di incisività, di riforma di cui abbiamo assoluta necessità."

Con queste parole il senatore Sergio Stanzani - Riformatore, vice presidente del gruppo di Forza Italia - ha bocciato questa mattina nell'aula di Palazzo Madama la legge finanziaria presentata dal governo. Preoccupazione è stata espressa in particolare per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Per Stanzani si è persa una occasione "per assicurare una maggiore flessibilità per la forza lavoro sorretta da incentivi ma anche da provvedimenti restrittivi per chi vi si oppone."

Questa operazione sul pubblico impiego - ha continuato Stanzani - "non può non fare sorgere dubbi e perplessità sugli sviluppi che questa materia potrà avere anche sulla manovra economica-finanziaria da parte di un governo che è in realtà il governo di D'Antoni e Cofferati." Critiche aanche per aver negato i "20 miliardi necessari per il fondo unico dello spettacolo."

Ma Stanzani non ha lesinato a questo esecutivo osservazioni negative più generali a partire dalla sua pretesa "contro ogni evidenza, di considerarsi tecnico, sopra le parti".

Dopo aver ripercorso la vicenda Mancuso il senatore Stanzani ha detto di "avvertire sintomi che possono far ritenere che si prospettino interpretazioni di legge atte ad aggirare ed eludere l'articolo 68 della Costituzione e in particolare l'immunità del parlamentare relativa alle opinioni espresse e ai voti dati nell'esercizio delle loro funzioni."

Stanzani ha poi ringraziato quei parlamentari che hanno sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica "affinchè pronunci parole di condanna nei confronti del silenzio del servizio pubblico radiotelevisivo che nega il diritto dei cittadini ad essere informati sulla possibilità di firmare i referendum e di conoscerne i contenuti."

Sergio Stanzani, per questa iniziativa, è giunto al 24· giorno di digiuno.

 
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