Roma, 16 novembre 1995
"Il Movimento dei Club Pannella-Riformatori e gli esponenti parlamentari e politici, militanti impegnati nell'azione nonviolenta per impedire il terzo, consecutivo attuarsi di un disegno criminoso volto a colpire i diritti civili e politici dei cittadini italiani, hanno oggi deciso di proseguire, rilanciare, estendere l'iniziativa stessa.
Dieci persone sono oggi al loro 32.mo giorno di digiuno. 150.000 elettori hanno autenticato circa tre milioni di firme di richieste di referendum, ai soli tavoli del Movimento. Quasi 500 parlamentari, (la maggioranza assoluta dei deputati e dei senatori è così ampiamente superata) hanno denunciato al Presidente della Repubblica, chiedendone un intervento immediato, il compiersi di una serie di "attentati ai diritti politici del cittadino"; sessanta parlamentari di ogni gruppo politico digiuneranno in piena solidarietà di obiettivi e di giudizi in questo week-end con i parlamentari Stanzani, Vigevano, Strik Lievers, del Movimento dei Club Pannella, e sono parlamentari di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Unitari, di Progressisti, del Pds, dei Verdi, del PPI, oltre che di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, della Lega, dei gruppi Misti delle due Camere; fra di loro presidenti e vice presidenti di gruppi; il Presidente della Repubblica ha il 3 novembre sollecitato i Presidenti delle Camere a intervenire p
er assicurare a tale movimento politico e d'opinione il massimo di forza anche istituzionale, e di questo ha discusso con loro, oltre che di "giustizia", nell'incontro del 13 novembre; il Presidente del Senato in tal senso si è ieri espresso nella conferenza dei presidenti dei Gruppi; la Commissione di Vigilanza - cioè il Parlamento - ha ufficialmente, da oltre un mese, "deplorato", ufficialmente , la Rai-Tv per aver violato norme di legge e di indirizzo... In 160 Procure della Repubblica dei cittadini hanno denunciato la Rai-Tv e "ogni altro corresponsabile", con una iniziativa senza precedenti...
"Il Corriere della Sera" ritiene tutto questo movimento, e tutti questi eventi e soggetti politici, non meritevoli di alcuna informazione, inchiesta, analisi. La sua informazione diviene sempre più oligarchica e faziosa. Non esistono, per i suoi editorialisti, per i suoi responsabili, per i suoi giornalisti, altri soggetti di idee, di pensiero che non siano dell'establishment partitico, intellettuale, giornalistico. Un tempo, "Il Corriere della Sera" dava la parola a Pierpaolo Pasolini, ed ai radicali, in modo clamoroso, e che passa ora alla storia civile del paese. Oggi siamo ad una cultura ed a scelte militanti in politica, univoche e violente. Ce ne spiace"