da USI&CONSUMI - rassegna stampa settimanale europea ed internazionale sulle utenze ed i consumi, edita da Aduc
da Le Monde del 18/08/995
testo di Jean de la Guérivière
trad. V.Donvito
titolo
IL MINISTRO BELGA DELLA SANITA' SI CONFESSA SULL'EUTANASIA
testo
Bruxelles. "In termini di legge, io sono un assassino". Così comincia la confessione del ministro belga della Sanità, Marcel Colla, che fa sapere di avere chiesto ad un medico di mettere fine alla vita di sua madre, colpita da un cancro in fase terminale, nel 1989. "Soffriva come una bestia -racconta il ministro- e allora io ho chiesto al medico che l'aveva in cura che quella situazione doveva finire. Un giorno e mezzo dopo, mia madre è deceduta". Rilasciate al mensile del Partito socialista fiammingo, al quale Colla aderisce, queste confidenze sono state rilanciate dai grandi mezzi d'informazione di lingua fiamminga ed hanno suscitato imbarazzo ed emozione negli ambienti politici.
Sarà il caso di perseguire il ministro per aver commesso un crimine con premeditazione, così come prevede il codice penale belga sulle questioni d'eutanasia? I costituzionalisti ne stanno dibattendo. L'ultimo caso in cui la giustizia è stata chiamata a giudicare in materia, risale al 1991. Un medico fu accusato d'assassinio per aver praticato un'iniezione letale ad un amico che si era ridotto a 38 chili dopo un anno di sofferenze. Il fatto non fu mai portato in giudizio, e questo testimonia il disagio dei giudici davanti ad un problema che divide legislatori e addetti ai lavori. "L'eutanasia è una pratica quotidiana nei nostri ospedali, bisogna che questa ipocrisia finisca", dice il ministro Colla, che perora la causa di una legge che metta fine ad una clandestinità che non fa altro che generare abusi e malessere.
Secondo una recente inchiesta del Journal du médecin (organo belga), più della metà degli addetti alla sanità si dichiarano favorevoli all'eutanasia attiva quando viene chiesta dal paziente. Il consiglio dell'ordine disapprova questa scelta e chiede un ricorso più ampio alle cure palliative, qualunque sia il prezzo da pagare.
La confessione del ministro Colla apre un dibattito delicato in seno al governo di coalizione dei social-cristiani, ostili all'eutanasia "all'olandese", e i socialisti, sostenitori di una legge che preservi "la dignità terapeutica del paziente incurabile".