Il Consiglio Generale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori, riunito in Roma nei giorni 11 e 12 Novembre 1995 con una partecipazione senza precedenti dei propri componenti, mentre in tutta Italia altri compagni ed amici stanno assicurando a migliaia e migliaia di cittadini la possibilità di sottoscrivere i 20 quesiti referendari, mentre 12 compagne e compagni sono al 28· giorno di digiuno di dialogo, culmine di una campagna nonviolenta iniziata da oramai più di sessanta giorni, volta a battere e superare la violenza cui sono sottoposti gli italiani cui legalità, verità, conoscenza vengono negati in relazione ai loro diritti costituzionali, nell'inerzia di coloro che sono costituzionalmente e istituzionalmente preposti alla tutela del diritto e dei diritti, nella persistente opera di disinformazione e di compimento del reato di attentato ai diritti politici dei cittadini, in flagrante reato associativo del Consiglio d'Amministrazione, della Direzione generale, e della maggior parte dei responsabili di R
ete e di testate giornalistiche della RAI-TV;
UDITE le relazioni del Presidente, del Coordinatore, del Tesoriere e della Segretaria nazionale Rita Bernardini, le approva, in particolare per quanto riguarda:
a) la raccolta ai tavoli militanti delle pre-firme di
presentazione autonoma della Lista Pannella-Riformatori nella
quota proporzionale in occasione delle prossime elezioni
politiche;
b) la convocazione del Congresso del Movimento nei giorni 4-5-6-7-
8 gennaio 1996, in concomitanza con l'auspicato deposito in
Corte di Cassazione delle firme raccolte sui venti referendum;
c) l'apertura, a partire del 15 novembre, della campagna di
iscrizione al Movimento per il 1996, fissando le quote minime
di 150 lire al giorno (54.750 lire annue) per gli iscritti al
Partito Radicale e di 200 lire al giorno (73.000 lire annue)
per i non iscritti al PR.
INVITA i militanti democratici e liberali, i cittadini di buona volontà, ad associarsi al nuovo digiuno di due giorni che lunedì e martedì 13 e 14 novembre si terrà in direzione del Presidente della Repubblica, che incontrerà i responsabili del Movimento alle 16 di martedì 14, e ringrazia i 261 cittadini che di già hanno comunicato la loro partecipazione all'iniziativa;
PROMUOVE e sostiene la presentazione immediata, in tutte le Procure della Repubblica, di denunce penali per i reati in corso di compimento e di attuazione da parte della RAI-TV, sin dal mese di aprile di quest'anno, così come già fatto il 6 novembre presso la Procura della Repubblica di Roma, nella speranza di trovare almeno un giudice nelle Procure di Italia;
DELIBERA altresì di inviare la suddetta denuncia, per quanto di competenza, al garante per l'editoria e la radiodiffusione e alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI-TV;
RILEVA che le oltre due milioni di firme autenticate apposte in cinque settimane da quasi 140.000 elettori sui soli tavoli tenuti dai militanti del Movimento testimoniano della sete e della fame di legalità, di verità, di conoscenza, di Riforma liberale, liberista, libertaria, democratica esistente nel paese, con una presenza di rara qualità e quantità rispetto alle precedenti campagne referendarie;
ts
RILEVA altresì che l'opera di disinformazione, di ostracismo, di illegalità' della RAI-TV, con il concorso pieno delle televisioni del gruppo FIninvest, di Cecchi Gori, di RTA-Odeon-Cinque Stelle, provoca e seconda l'inagibilita' della maggior parte delle sedi istituzionalmente preposte alla raccolta delle firme, in primo luogo i Comuni, come documentato al Ministro degli Interni Coronas, in presenza - quindi - della frapposizione di impossibilita' materiali di firma, con reati omissivi di vario genere e gravità;
RINGRAZIA i 485 parlamentari della Repubblica che hanno formalmente dichiarato di condividere e di appoggiare gli obiettivi dell'iniziativa nonviolenta volta ad assicurare verità', informazione, conoscenza e legalità' negate in tempestivo impegno del Presidente della Repubblica e della RAI-TV; ringrazia altresì, per la loro decisione di straordinaria portata politica, civile, e umana dei senatori di Forza Italia e dei deputati di diversi gruppi politici che si sono offerti di subentrare con quotidiane loro partecipazioni ai digiuni di Sergio Stanzani, Paolo Vigevano, Lorenzo Strik Lievers e dei loro compagni in analoga forma di impegno;
RILEVA che finora il solo leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e' sceso ufficialmente e pubblicamente in campo a sostegno dei diritti negati del progetto referendario, invitando i cittadini a sottoscrivere le richieste referendarie, incontrando il vero e proprio ostracismo di tanta parte della stampa, della RAI-TV, della principale testata giornalistica della FIninvest; mentre sono totalmente latitanti gli altri leader e le loro organizzazioni, specie del polo Prodiano e d'Alemiano, impegnati in ogni modo a nascondere alle loro stesse basi innanzitutto l'esistenza dei referendum libertari sull'aborto, sulla droga, sull'obiezione di coscienza, con testimonianza piena di continuità' come la peggiore cultura e la peggiore politica di regime partitocratico e anticostituzionale. A tal proposito il Consiglio Generale auspica che almeno quelle forze che non siano totalmente determinate a rinnegare perfino il proprio passato, in cambio di miseri vantaggi di potere e di sottopotere, oltretutto del tutto aleator
i, abbiano un soprassalto, un ritorno di decoro e di moralità' civile e politica e sostengano almeno contro la violenza la illegalità' i diritti referendari e politici dei cittadini;
DENUNCIA con tutta la forza che gli e' possibile il carattere fuori-legge dell'opera delle istituzioni della Repubblica, corrispondente all'affermarsi di un nuovo, poderoso, blocco sociale conservatore e reazionario, corporativista e anticostituzionale, continuista nei confronti del passato degli ultimi 80 anni della storia e della politica italiane, la frantumazione sociale e civile e l'esclusione dalla vita politica della grande massa dei cittadini (come anche le elezioni di Napoli hanno documentato), blocco sociale antiliberista, antidemocratico, fondato sullo strapotere burocratico e di ceti parassitari dominanti istituzioni e partiti, categorie e modo stesso della produzione; l'accentarsi di questo processo di impero delle fazioni, non limitato più' al solo momento politico, come dimostra il ritorno a posizioni di veri partiti impropri di organi di stampa, come "Il Corriere della Sera", dopo una parentesi diversa;
DENUNCIA la situazione politica di grave stallo in cui si trova l'attuale Parlamento, contraddistinto da una maggioranza numerica non corrispondente ad una maggioranza politica, e l'attuale Governo, che sostenuto da tale maggioranza sopravvive in condizioni di incertezza e di precarietà, che comporta uno squilibrio tra organi costituzionali in seguito al quale il potere giudiziario assume un ruolo tendenzialmente dominante rispetto agli altri poteri dello Stato. Tale potere risulta, in questa particolare fase storica, pericolosamente svincolato dall'iniziativa ispettiva e di controllo, che è prerogativa del Guardasigilli e che, dall'assunzione dell'interim del Ministero di Grazia e Giustizia da parte del Presidente del Consiglio, dottor Lamberto Dini, è drammaticamente compromessa;
DENUNCIA il tentativo reiterato, attualmente in atto nel Paese, di delegittimazione di cittadini e parlamentari, di movimenti e parti politiche, fondato sulla presunzione di contiguità tra garantismo giudiziario e concorso in associazione mafiosa, operato da settori politici e giudiziari, e che ha trovato due eclatanti episodi negli avvisi di garanzia ai deputati Vittorio Sgarbi e Tiziana Maiolo, in relazione all'attività parlamentare svolta e alle opinioni espresse, e nella presentazione, da parte di diversi settori dell'attuale maggioranza parlamentare, di emendamenti alla relazione annuale della Commissione Antimafia, volti ad accreditare il teorema secondo il quale, Silvio Berlusconi, Forza Italia e il Polo concorrano organicamente ad una preordinata azione di soccorso nei confronti della criminalità mafiosa presente nel Paese, ritenendo un fatto di estrema gravità l'immobilità e l'assenza di iniziative volte alla doverosa tutela dell'attività dei Parlamentari, previste dal primo comma dell'art. 68 della
Costituzione, da parte del Presidente della Camera, on. Irene Pivetti.
IMPEGNA il Movimento ad rafforzare ulteriormente la campagna referendaria dando il necessario rilievo al problema della "giustizia", e promuovendo attraverso le iniziative che la segreteria politica del Movimento riterrà opportune, una massiccia promozione dei quesiti riguardanti gli incarichi extra-giudiziari per i magistrati, il sistema di elezione del Consiglio Superiore della Magistratura, la responsabilità civile dei magistrati e la non automaticità delle carriere.