lettera al direttore de "La Nazione"ù
Firenze, 22 Novembre 1995
Gentile Direttore,
Le scrivo per farLe i complimenti: ha imparato a comunicare da noi radicali. Il suo è l'unico quotidiano in tutta Italia a non aver pubblicato la notizia della conferenza stampa dei Riformatori digiunatori e nudi in un teatro romano, che chiedevano un intervento del Presidente della Repubblica per la non-informazione sui 20 referendum liberali, liberisti e libertari la cui campagna è in corso.
Noi radicali e riformatori siamo inventori di tanti mezzi e strumenti per la comunicazione. Sa, com'è, in assenza .... bisogna darci dentro d'ingegno. Abbiamo inventato i tavoli per strada per raccogliere firme e fare politica, radio radicale come radio Parlamento, ci siamo imbavagliati in Tv, gli uomini sandwiches, i digiuni a oltranza, i travestimenti buffoneschi, la disobbedienza civile regalando marijuana, la pornostar in Parlamento, ed ora la nuda verità dei corpi dei digiunatori. Reazione? Tutti i mezzi d'informazione -tra cui moltissimi anche all'estero- ne parlano. E il suo giornale? Geniale! E' riuscito ad essere il giornale più comunicativo in materia, non dando la notizia. Sa, io l'ho sfogliato e risfogliato circa una decina di volte (chissà .... contenti gli inserzionisti pubblicitari .....) perchè ero convinto di sbagliarmi, e invece no! Ho chiesto ai miei colleghi d'ufficio che con me, ogni giorno, leggono una quarantina di giornali italiani e stranieri ..... niente di niente. Una bomba! -dicon
o a Firenze. La non-notizia è stata la notizia più grossa che La Nazione è stata in grado di fornire ai suoi lettori che, oltre al giornale al bar la mattina, vedono anche la Tv .... e quindi qualcosa sapevano e si aspettavano.
Vede, direttore, qualcosa Le abbiamo insegnato. Grazie per questa ennesima certezza.
distinti saluti
Vincenzo Donvito