Radio Radicale - dopo la conferenza-stampa del Flaiano
TRASCRIZIONE DELLE TELEFONATE ARRIVATE NEL CORSO DEL FILO DIRETTO DI RITA BERNARDINI (durata delle telefonate: massimo 40 secondi).
... Questa è la nostra nuda verità: comprendetela, giudicatela, raccontatela...
ALBERTO DA PESCARA: "Un messaggio è fatto di quello che dici, di come lo dici e a quanta gente lo dici: io spero che funzioni perché sicuramente il modo in cui è stato detto è veramente originate e probabilmente forte. Fate fare la duplicazione della cassetta e datela a tutti i tavoli, fatela vedere e diffondetela con gli altoparlanti. Mi auguro che possa funzionare.
MARIO DA PADOVA. "Faccio il camionista. Complimenti, mi è piaciuta molto la manifestazione che avete fatto. L'ho vista oggi di sfuggita in televisione. Sabato andrò a firmare i referendum.
NICOLA ANDREA DA MILANO. "Sono molto scosso. Non capisco perché i mezzi di informazione non spieghino i referendum, non spieghino i quesiti... solo così la gente può decidere se firmarli o meno, non c'è bisogno di parlare degli scioperi di Pannella. La mia è un'impostazione da giurista...
MARIO DA NAPOLI. Sono intervenuto altre volte e ho già detto che Pannella si è emarginato da solo, perché i referendum erano troppi e la gente non li sopportava: io li ho firmati per due volte e questa volta non firmo. Io ho visto lo spettacolo e sono rimasto perplesso... Adesso che si rivolgeva ai progressisti contro la partitocrazia con il digiuno, che aveva avuto le 450 firme degli onorevoli... se è arrivato a questo punto vuol dire che a Pannella gli è rimasto o il cappio o qualche altra cosa...
CARLO DALLA PROVINCIA DI CASERTA. Ho 51 anni, seguo sempre la vostra trasmissione di sera perché mi fa compagnia. Ho piacere a sentirvi... mi fa piacere sentire le voci giovani che sono piene di entusiasmo. Proseguite sempre così, avete il mio plauso. Domani mi recherò al comune a firmare i referendum.
GUIDO DA ROMA. Io continuo a pensare che venti referendum sono troppi, però stavolta l'iniziativa mi è piaciuta molto. E' stata una cosa bella, fantasiosa, brillante. I referendum li ho già firmati.
ANTONINO DA PADOVA. Ma tu proprio non ce la fai a dire a quelli che dicono che 20 referendum sono troppi, che sono degli imbecilli? Diglielo perché si tratta di una cretinaggine che viene pedissequamente ripetuta. E' gente che segue quotidianamente 20 telenovelle, che conosce a memoria i nomi dei protagonisti, che sa 20 trame... possibile che non sia capace di scegliere e di capire 20 referendum che sono vitali per la democrazia?
LUIGI DA NAPOLI. Le ultime parole di Pannella mi hanno toccato molto. Ho già sottoscritto i referendum. Se sono stato toccato io, non dovrebbero a maggior ragione essere toccati quelli che fanno i tavoli a Napoli? Ho tanto rabbia perché in una città così grande ci sono soltanto due tavoli e non sempre sono aperti...
LUIGI DA PORTO RECANATI. Volevo abbracciarvi tutti: è la prima volta che telefono, anch'io vorrei unirmi ad vostro digiuno, ma non lo faccio perché sono un po' sospetto perché sono un po' in sovrappeso e mi prenderebbero un po' in giro. Comunque ritengo che gli italiani non meritino il digiuno e credo che nonostante il pronunciamento di quasi 500 parlamentari Pannella non riuscirà ad ottenere la dichiarazione di Scalfaro.
ANGELO LA RUSSA DA AGRIGENTO (segretario nazionale Movimento dei Club Pannella). Se un movimento per i diritti civili è costretto a fare quello che ha fatto oggi, c'è da essere preoccupati: vuol dire che l'imbavagliamento dei mezzi di informazione è pericoloso. Sento parlare del colpo di stato... forse è eccessivo, ma è certo che c'è da essere molto preoccupati. Noi intensificheremo i tavoli e la nostra presenza.
PIERO DA TORINO. Non dovreste andare in televisione solamente in circostanze come questa di oggi o quella della droga. Pannella, asso piglia tutto, dovrebbe lasciare spazio anche agli altri che potrebbero farsi conoscere e divenire protagonisti. Non è possibile che voi che tirate la carretta dalla mattina alla sera dobbiate apparire in televisione solo in occasioni estreme come queste.
LUCA DA VENEZIA. Sono felicissimo, è stata una notevole manifestazione, soprattutto scioccante e anticonformista. Credo che serva in questo regime perbenista, catto comunista. Guardando la televisione e i commenti c'è da dire che in Italia esiste una classe giornalistica ignorante che non riesce a valutare le varie questioni nel merito al di là delle barriere ideologiche, si sono così soffermati sull'apparenza dando i loro giudizi scandalizzati, non riuscivano a capire...
LUISA DA ROMA. Vi sono vicina, avete fatto una cosa di una bellezza incredibile dal punto di vista morale. Una lezione che purtroppo la televisione ha trasmesso in un modo capzioso, diverso; solo Liguori ha dato una buona rappresentazione dell'accaduto.
GIANNI DA VENEZIA. E' la prima volta che chiamo. Stasera ho visto la televisione e ho notato che per la prima volta si sono accorti di voi.. di noi diciamo... perche' anch'io simpatizzo. Persino Funari si è accorto che esistete, esistiamo. Potrebbero fare qualcosa di più, no? Firmerò al più presto.
UN ASCOLTATORE DALL'AQUILA. Attenzione, non bisogna stare con le mani in mano, bisogna entrare ben presto in un nuovo discorso, quello della nuova repubblica... ma porcoddio, non me ne frega un cazzo (riaggancia ridendo)
MASSIMO DA GENOVA. Mi considero un cittadino del mondo, vorrei continuare il messaggio di Marco Pannella con il mio messaggio. C'è qualcosa nei nostri abiti che non va, non va più... sono diventati inutili su di noi. Ogni volta che li indosso sento che fanno un'altra intenzione di me, ma seguire non voglio questa stupida e falsa emozione. C'è qualcosa nella musica che non va: è una fabbrica meccanica che non dà, non dà più. Ogni suono che si ascolta...
DA CATANZARO. Io è la prima volta che telefono, in ogni caso seguo simpaticamente la vostra trasmissione perché ci sono molte cose veritiere. Mi dispiace che la gente non è ancora molto sensibile; ma qui in Calabria ci sono i vostri collaboratori? Io posso darvi una mano...
ANNA MARIA DA TORINO. Il nostro caro capo dello stato che si vanta tanto di aver combattuto per la libertà contro il fascismo, oggi dà un esempio vergognoso di dittatura assoluta. Io non sono mai riuscita a sentire qualcosa di Pannella in televisione. Io ho firmato, insieme alla mia famiglia e ai miei amici
MARIA TERESA DA ROMA. Sono contenta, contentissima, io sto proseguendo il digiuno. M'è piaciuto sentir parlare l'onorevole. C'è tanta gente che non capisce niente. Io ho firmato tutto. Ho una certa età, ma sono molto forte perché ho lo spirito di Dio che mi aiuta e voglio andare ai vostri banchi.
MARINELLA DA FORLI'. A me dispiace interrompere questa serie di telefonate entusiastiche. Vorrei fare un po' la guastafeste. Non so se gli ascoltatori di Radio Radicale si rendono conto che voi continuate imperterriti la raccolta delle firme anche se sapete già che è fallita. Il motivo è molto chiaro... sono i soldi, perché ogni tavolo rende molto. Voi che accusate partiti e sindacati di maneggiare centinaia di milioni senza rendere conto a nessuno...
SALVATORE DA TERMINI IMERESE. Sono pienamente solidale con l'iniziativa. Con giornalisti che si vendono a questo o quell'onorevole, che scrivono tutto sotto dettatura, con giornalisti che si vendono a questo o a quell'imprenditore con beneficio di compensi e non solo di carriera, per far sentire la propria voce...
STEFANIA DA GENOVA. Vi voglio fare i complimenti perché come dice mio figlio "siete mitici", non ci sono parole per quello che voi fate... voi vi battete per tutti noi e ve ne siamo grati. Il capo dello stato a questo punto dimostra di essere povero di spirito perché di fronte a questa gente che sta facendo il digiuno da giorni e giorni, persone anziane come Stanzani o la signora Clotilde di Roma, per un senso di umanità dovrebbe mettere da parte il suo amor proprio...
ANTONIO DA ASCOLI PICENO. Sono solidale con te; all'ultimo consiglio Generale ti avevo già chiesto di smettere lo sciopero. Speriamo che la smettiate perché contro gli uomini insensibili è inutile insistere. Il nostro club farà i tavoli il Sabato e la domenica e, probabilmente, tutti i pomeriggi. Ti prometto un migliaio di firme ad Ascoli.
GIUSEPPE DA VICENZA. Ho già firmato quasi tutti i referendum. Secondo me non è molto bene evidenziato il fabbisogno di denaro. Ai tavoli bisognerebbe essere più determinati nel chiedere i contributi... sarebbe importante per tutti noi. Mi associo con chi ha detto di smettere il digiuno.
GIOVANNI DA BARI. Mi congratulo con voi, con tutto quello che state facendo... [urla ridendo insieme ad un gruppo di amici "la dovete smettere!"]
SALVATORE DA TORINO. Vorrei fare un osservazione. I vostri militanti dovrebbero spostarsi con i tavoli anche nelle zone periferiche, non tutti possono andare in centro.
DANIELA DA REGGIO EMILIA. Grazie di esistere. Vorrei usare le parole di Seneca che mi sembrano adattissime, scritte nel primo secolo dopo Cristo. Vive veramente chi è utile all'umanità e sa usare se stesso, mentre coloro che stanno appartati e nell'inerzia fanno della loro casa una tomba. Sulla soglia al posto del nome si potrebbe scrivere come un'epigrafe sul marmo "sono già morti prima di morire". Questi non siamo noi.
ELEONORA DA VERONA. T'ho vista in televisione, era una roba spaventosa. La gente è cattiva, credimi. Sto male per voi, per avervi visto in quella maniera. [piange] Sono molto emozionata.
GISELLA DA GORIZIA. Io devo ringraziarvi per quello che ho visto oggi, per quella stupenda manifestazione, stupenda, tenerissima, bellissima. Grazie, questo per noi è uno stimolo maggiore per andare avanti. Noi continueremo nel nostro lavoro. Io sono la classica "tavolinara", felice di fare quello che sto facendo. Andate avanti.
FABIO DA TRIESTE. Voi digiunate per delle stupidaggini tipo l'iscrizione al PRA e cose del genere. Dieci anni fa lo facevate per una cosa molto più nobile e avevo piena stima, ma adesso state preparando il terreno al "miliardario", sapete di chi parlo, ma datemi una spiegazione perché non ho capito.
GIACOMO DA TRAPANI. Noi abbiamo deciso di aumentare gli sforzi. Daremo una mano a Forza Italia che farà il tavolo Sabato e Domenica e, noi riformatori, i nostri tavoli del fine settimana li portiamo da 4 a 5.
FILIPPO DA CATANIA. Lunedì, se ci sarà ancora il vostro digiuno io mi unirò a voi, come ho fatto tutti i lunedì fino ad ora. Al consiglio regionale federale dei verdi abbiamo discusso dei referendum e dell'informazione. Io ho presentato due mozioni, una che chiedeva al Consiglio di spedire una lettera al presidente della Repubblica sulla situazione dell'informazione in Italia e una che chiedeva ai cittadini di andare a firmare per i quattro referendum sull'aborto, sulla caccia, sull'obiezione di coscienza e sulla legalizzazione delle droghe leggere; purtroppo le mozioni sono state respinte. Ho notato nel Consiglio una certa insofferenza, un certo astio nei vostri confronti che è un po' lo stesso che ha Pannella nei confronti dei verdi e della sinistra in alcune occasioni...
LUIGI DA MESSINA. Io ho firmato tutti i referendum. Il nostro Oscar Luigi Scalfari, e non è un lapsus, se ne frega dei digiuni di Marco e di eventuali altri tremila parlamentari. Vorrei mandare un messaggio a Marco a nome di molti italiani: "non ci mancare Marco, sei insostituibile"
FABRIZIO DA ROMA. Pannella quando parla è un "ottimissimo" oratore. Perché anziché fare i referendum su tutte queste cose, non fa un referendum contro la massoneria?
PROVINCIA DI ANCONA. Io sono un vecchio contadino laureato in legge e voglio far entrare dentro la testa di questi agricoltori che mi chiedono "ma che sono questi referendum?" qualche informazione. Io come un dottorino vado in giro in provincia a spiegare i referendum e a dire che si possono firmare presso il comune. Manca l'informazione.
TULLIA DA ROMA. Sono commossa. Scusami. Grazie per quello che fate. Cercherò di sponsorizzare al massimo questi referendum. Mi sono iscritta a tutto, al Partito Radicale, ai Club...
ALFREDO DA CHIETI. Volevo complimentarmi con voi, con il vostro programma. Volevo dire che sei molto simpatica... [urla] oltre ad essere una grande troia, brutta stronza, brutta figlia di puttana, vai affanculo, scema!
VINCENZO DA MILANO. Mi dispiace, ma vi state chiudendo tutte le strade con questo modo folcloristico, patetico che non porta proprio a niente.
BRUNO DA BOLZANO. Dopo aver visto oggi la trasmissione, sono rimasto un po' pessimista nel futuro dell'Italia. Se è necessario fare una cosa del genere per farsi sentire, è tragico. Mi chiedo come mai continuiate a lottare, cosa vi spinge... Io sono un pessimista...
VITO DA TRAPANI. Non ti preoccupare di alcune telefonate che arrivano. E' gente ignorante. Sono con voi, ho digiunato, sono emozionato.
ROBERTO DA PISTOIA. Sono un lavoratore. Non riesco a capire perché non c'è la pubblicizzazione di questi referendum: nella nostra provincia c'è una cappa partitica della sinistra comunista e del PDS. Non riesco a capire perché i giornali non dicano "questi sono i referendum, questi sono di merda, decidete se firmarli o no", ma almeno che informino la gente!
DA TREVISO. Io penso che in Italia ci siano almeno tre milioni di persone informate perché in tutte le piazze ci sono i tavoli e i giornali ne parlano, anche se non danno informazioni precise ne parlano. Il mio giornale locale ogni dieci giorni informa sull'uscita dei tavoli. Mi sembra patetica e violenta la vostra dimostrazione. Io non vado e non andrò a firmare perché ho altre priorità: la sanità gratuita, gli infortuni sul lavoro che devono diminuire...
SERGIO DA PARMA. Non ti conosco ma imparo a stimarti per la passione che metti in queste cose. Io seguo e dedico molto tempo alla politica, ma ho l'impressione che Marco esasperi sempre le cose tanto che arrivano telefonate indignate e alcune a dir poco maleducate. Capisco che per farsi ascoltare valga la pena di uscire anche dalla norma...
SERGIO DA FOGGIA. Mi ascolti bene, io sono uno come tutti gli altri; ho soltanto una cosa da dire: non ti preoccupare Rita per quello che ti dicono le altra persone, non te ne fregare, tu continua per la tua strada, salutami Marco che sta facendo una cosa molto forte... ho un amico da passarti...
SONO ALFREDO DA CHIETI, volevo dire una cosa: stronza, troia, puttana!!
ANONIMO DA FORLI'. [sussurra] Perche' non ti sei depilata la vagina, perche' ti sei fatta inquadrare dalle telecamere con la vagina pelosa. Ti devi depilare la vagina, Rita. La tua vagina deve essere sempre depilata, così come devono essere depilate le vagine di tutte le donne italiane. Ti devi depilare la vagina, Rita, hai capito?
VANIA DA ROMA. Ho iniziato ad ascoltarti per telefono. Intanto mi complimento per come reagisci, per la classe con cui reagisci di fronte a queste telefonate che da donna mi indignano profondamente. Vi vorrei dire di andare avanti nonostante anch'io pensi che certi atteggiamenti siano un po' esasperati, ma di fronte a queste telefonate penso che non sia mai abbastanza...
ANONIMO DA MANTOVA. Io ho molte perplessità perche' penso che voialtri siate un movimento minoritario che deve farsi sentire. Purtroppo la barricata dei mezzi di informazione è difficile da penetrare. Voialtri che siete liberali come sono io che vengo dalla scuola del vecchio Einaudi, per quale motivo non potete penetrare con la vostra riforma liberale? Per quale motivo? Non solo i referendum, ma la vostra proposta politica...
DOMENICO DA TORINO. Queste persone che telefonano e insultano lo fanno perche' non possono telefonare ai loro partiti perche' lì ci sono i filtri e prima di parlare devono lasciare nome e cognome, non come a Radio Radicale. I liberali in Italia sono pochissimi, secondo me si aggirano sul mezzo milione e non di più. Poi volevo dire a Mentana che a me non me ne frega assolutamente un cazzo di Carlo e Diana e del dialogo a distanza Prodi-Di Pietro. Che facesse informazione una buona volta, quel cretino!
KATE DA MILANO. Volevo esprimerti la mia solidarietà. A volte non sono d'accordo con voi, posso essere perplessa su certe cose, ma certe telefonate mi indignano e se sono di questa parte i nemici, ben vengano.
GIUSEPPE DA PADOVA. Io ascolto parecchio la vostra radio, premetto che sono un leghista di ferro però ammiro tantissimo il programma che fate. Vorrei dare un contributo al vostro lavoro. Ho firmato alcuni referendum, ma mi piaceva quando eravate con la Lega perche' voi siete un partito di centro, siete federalisti da centinaia di anni e questo è quello che io sento.
GIANNI DA RAGUSA. Ti telefono per solidarietà e per parlare di civiltà e inciviltà e per sostenere un referendum come quello sulla caccia che difende il diritto di proprietà che è negato soltanto in Italia.
BIZIO DA ROMA. La manifestazione che ho visto era oscena. Quelle che mancavano erano le calde chiappe di Pannella: dove le ha lasciate?
DALLA SARDEGNA. Io non vi insulto, non vi insulto. Però mi dica una cosa: voi che vi lamentate perche' la gente è disinformata, informate i cittadini italiani che se questi referendum andranno in porto verranno a costare 1000 miliardi tondi tondi al cittadino italiano senza riuscire a togliere un ragno dal buco comunque vadano a finire. Questo in fondo è l'argomento, ditelo alla gente. Vi saluto e vi ringrazio perche' mi fate compagnia.
DIMITRI DA ROMA. Purtroppo non sono potuto venire alla vostra conferenza. Vi sono sempre vicino e mi è sembrata, come diceva quello del TG2, una rappresentazione del Living Theatre.
MARIO DA BRESCIA. Sono Mario leghista. Ho già firmato a giugno e settembre tornerò a firmare. Noto una strana analogia fra il mio movimento e il vostro: tutti e due hanno una leadership totalizzante, assoluta. Come ci sono molte persone che odiano il leader del mio movimento per certi suoi atteggiamenti, ce ne sono tante altre che quando sentono Pannella in televisione, cambiano canale perché non sempre si ha voglia di seguire l'esposizione torrenziale di Marco. Non potete diversificare un po' l'esposizione delle vostre idee?
DINO DA BRESCIA. Vedi, l'importante è che sia il cuore senza pelo e il tuo è veramente rasato. Io ti ascolto e quando parli dai la serenità e la fiducia che a qualcuno manca. L'umiltà porta a tutte le strade e soprattutto anche al benessere. Solo che noi abbiamo trovato il benessere e abbiamo perso l'umiltà.
DA CAGLIARI. Voi dovere fare la sigla per i referendum, ma in particolare per quello che vuole togliere il diritto ai cacciatori di venire nei nostri poderi. Io che sono proprietario di una terra, vorrei escludere qualunque cacciatore e qualunque persona. E' un diritto di proprietà, è semplicemente assurdo che possano venire qui a cacciare presso i nostri poderi di agricoltori.
NICOLA DA BENEVENTO. Io sono uno di quei clerico... come dite voi... quindi non condivido al massimo le vostre idee anche se a volte vi appoggio. Tutta la mia solidarietà perché chi telefona e usa questo strumento per sfogare i suoi istinti bestiali... Ecco io cercherei di non calcare troppo la mano sul cattolicesimo perché fra tanti cattolici ci sono quelli che condividono le vostre cose. Si tratta di non essere troppo duri...
BERENY DA BRESCIA. Ho chiamato solo per ringraziare te e ringraziare voi per tutto quello che fate o che cercate di fare. Grazie.
PIERO DA GENOVA. Avevo promesso a "santa Rita" le 50.000 lire, ma sono ancora a letto con l'influenza. Comunque io le promesse le mantengo, anzi, dopo le telefonate che ho sentito, ti prometto di essere un nuovo iscritto al Partito.
PIETRO DA GORIZIA. Volevo esprimere la mia solidarietà per la manifestazione di oggi. Prevedo il fallimento prossimo di questi referendum. Se fossero stati fatti solo i referendum istituzionali, avremmo vinto. Ma siete davvero convinti della giustezza di questa campagna?
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