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Conferenza Movimento club Pannella
Palumbo Stefano - 2 dicembre 1995
LA STAMPA 2 DICEMBRE 1995

LETTERA PUBBLICATA SULLA RUBRICA "LETTERE AL GIORNALE"

pagina 16

I REFERENDUM E I NUDI DELLA DISCORDIA

"Nel supplemento 'Tuttolibri' del 25 novembre, Masolino d'Amico, trattando dell'azione dei nudi al Flaiano dei Club Pannella, attacca in modo gratuito e volgare un'azione che ha avuto un grande significato culturale e politico finalizzata a far parlare della raccolta firme sui 20 referendum proprio perché, se non c'erano i nudi, forse nessuno ne avrebbe parlato. Frasi del tipo: 'L'un per cento dei cittadini può costringere il restante 99 per cento a decidere se prendere posizione o no su questioni che non lo interessano...sia piuttosto una specie di fascismo bianco', e ancora '...il guru che plagia i suoi seguaci fino a farli diventare sinistramente grotteschi...' dimostrano che quando non ci sono argomentazioni 'intelligenti' si ricorre all'offesa ed alla denigrazione in primo luogo dei parlamentari che hanno partecipato all'azione. L'iniziativa, dato che era una conferenza stampa come il 'maestro' Filippo Ceccarelli ha scritto su questo giornale, aveva l'intento di far parlare, ovviamente di sé; non si cap

isce quindi perché si attacca questa iniziativa come un fatto finalizzato a far parlare di sé. Vorrei ricordare al signor D'Amico che in Italia hanno partecipato alle votazioni referendarie degli ultimi anni percentuali di cittadini che variano dal 46% (referendum caccia annullato proprio per questo) al 62% (referendum elettorale Segni-Pannella). Dove ha seguito i risultati degli ultimi referendum questo signore? In Russia dieci anni fa o in Bulgaria sette anni fa? Cosa ha scritto il signor D'Amico riguarda le azioni e reazioni conseguenti agli scandali dei "piselli" fotografati di Casini, Tomba, Agnelli, ecc.? Infine vorrei chiedere a questo signore come spiega che un movimento politico come quello dei Club Pannella, con solo qualche migliaio di iscritti (e non milioni), riesca pur sempre ad affermare valori civili per tutti anziché badare al proprio orticello con tangenti, cooperative, ecc?"

Sergio Rovasio (Consigliere Generale del Movimento dei Club Pannella)

RISPOSTA

"Forse non sono stato chiaro. Primo: considero deplorevole l'istituto previsto dalla Costituzione, per cui cinquecentomila cittadini, ossia "meno" dell'un per cento della popolazione, possono chiedendo un referendum costringere tutti glia altri a prendere posizione (anche solo astenendosi) su di una questione per la quale la democrazia prevede si debbano pronunciare rappresentanti del popolo. I referendum in passato hanno avuto conseguenze positive e negative: in entrambi i casi però violentando il sistema in modo che dovrebbe ripugnare ad uno Stato che funzionasse. Lo sforzo non dovrebbe essere quello di moltiplicare i referendum, ma di abolirne la ragione, oltre che l'istituzione stessa. secondo: mostrare il culo, ecc. per far parlare di sé appare un'operazione deprimente per almeno due motivi: a)perché i culi, dico quelli non professionali, sono obiettivamente brutti da vedere; b)perché ricorda spiacevolmente la debolezza dei media, i quali vi indugiano invece di ignorarli come faremmo tutti noi qualora c

i imbattessimo nei medesimi per strada (l'altro giorno ho incontrato una signora che faceva i suoi bisogni all'aperto, in pieno centro di Roma: spettacolo certo insolito, ma non ho provato il bisogno di approfondirlo. Mi sono voltato dall'altra parte. Se ci fosse stato un giornale o una telecamera mi ci sarei dovuto buttare sopra?)

(E che c'entrano Casini e gli altri, fotografati a loro insaputa?)

Masolino D'Amico

 
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