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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 6 dicembre 1995
club, modem e numeri minimi
d'accordo con Maurizio Turco.

Vorrei aggiungere per l'informazione del bolognese stupefatto dei tanti club fiorentini: sta tranquillo, non esistono. A parte il primo, che nacque per una sorta di legittimità territoriale per fare politica, gli altri due sono talmente veri, che se vai a vederti gli iscritti, ci troverai intere famiglie per fare piacere a pinco e pallo ..... non solo, ma gente che non ha firmato i referendum, gente che non vuole neanche sentirne parlare, presidenti latitanti a se stessi. Pensa che uno di questi presidenti -contrarissimo all'esistenza di un comitato cittadino referendario chè avrebbe ucciso i club, la loro autonomia, la loro capacità politica ,etcc....- dall'inizio dellacampagna avrà fatto due/tre tavoli ... ma quando c'è qualcosa a Roma o qualcuno di Roma. garantito in prima fila. Non è nè scemo, nè stronzo, ma solo il frutto di questa politica del divide et impera, che crea fantasmi di sè stessi. Poi pensa che un altro presidente non ha mai fatto un tavolo, e i membri del suo club sono arrivati anche a boi

cottare -sottolineo boicottare- alcune iniziative referendarie, solo per loro calcoli politici e accordi con persone presunte suscettibili (quando si chiede di mettere una tavolo con cancielliere e cinque militanti ad un cinema, e quando sono arrivati li si manda via perchè non è opportuno ... se sei un qualunque incapace di Forza Italia, può anche andare bene, ma quando sei il membro di un direttivo di club Pannella, il fatto è molto grave>). Ti finisco la storiella dei presidenti con l'ultimo, che è in dissenso con la politica del movimento ()la scelta di campo a suo tempo operata per gli accordi col governo Berlusconi), ma che per fortuna non fa nulla pe r remare contro ... e con cui ci troviamo per le iniziative del PR.

Bello il panorama. E allora che fare? Aspettare i club. Fare i club che sui sputano veleni l'un contro l'altro, come a Lucca dove si danno del fascista l'uno contro l'altro e dove sono anche stato richiesto come paciere, o come a Modena che si rubano i luoghi dove piazzare i tavolini.

Ma .... se qualcuno si diverte, faccia pure. UIo so solo che una persona che credeva molto in questi club -il mio amico Giancarlo- è il principale artefice di due dei tre club fiorentini, e che oggi, per darsi da fare in questa campagna (molto a modo suo, ma proprio molto) sta travalicando questa logica. Li fa finta di non accorgersene, ma la realtà è questa.

Realtà: sede non di club, tavoli non di club, soldi non di club, persone che di club non ne vogliono neanche sentir parlare, presenza politica non di club ... ci rimane solo il nome (Club Pannella-Riformatori) per i comunicati stampa e la presenza nei luoghi in cui non ci buttano fuori a calci. E ci rimane anche il solito rompicoglioni che una riunione -il mitico martedì- su dieci in cui viene, ci fa perdere un casino di tempo con le sue seghe sui club, il lavoro dei gruppetti. Ma pr fortuna fuori piove e abbiamo ancora gli occhi per piangere e le gambe per correre e il cuore per amare. Per cui gli vogliamo bene al rompicoglioni .... e gli paghiamo anche le spese dei suoi tre tavoli in 6 mesi di campagna .... ovviamente gli incassi sono del club, per carità .... non del comitato o del gruppo di amici che siamo.

Beh, fate voi, ancora una volta. Io mi sono rotto i coglioni e non ne voglio più sebntire parlare. Vglio fare politica. combattere i miei avversari, denuncaire i delinquenti ad ogni livello che oggi incontraimo anche nel latte che beviamo. Il rsto del mio tempo vorrei dedicarlo ad amare ed essere amato e non a star dietro al rompicoglioni di turno. Certo amo anche quando sono al tavolino o su questa tastiera online, ma non sono Pannella per fortuna, sono solo uno che è quasi sempre d'accordo con le sue analisi e le sue proposte.

I club, per quanto mi riguarda, hanno fallito il loro obiettivo ... che era anche quello di fare iscritti ed adepti. Tuitto quello di meravoiglioso che abbiamo in questi giorni e che staimo mettendo a frutto, è altro rispetto ai club, fa solo parte della nostra storia, del nostro patrimonio, della nostra volontà di lotta e di amore.

Al congresso ne prenderemo atto? Ho i miei profondissimi dubbi. Il congresso è quello dei club Pannella, non dei Riformatori ... e quindi faremo come ci indicherà il nostro attuale Presidente,che probabilmente avrà ragione, ma che non avrà comunque chiesto la nostra opinione. Il Pannella vola molto in alto, ed è bene che abbia questa capacità. Il resto sono quisquiglie e punzillacchere.

Dobbiamo farci forti delle nostre capacità, costruire sttrutture e situazioni che non siano solo provvisorie, altrimenti col cavolo che faremo qualcosa in futuro. Io non ho alcuna intenzione di vendermi a baffino o a sorrisino. Voglio solo la mia l'altrui libertà, ma per farcela, mi sono accorto che i club non mi hanno giovato .... tranne che il nome, che è veramente bello ... ma che dietro ha solo un grande vuoto.

 
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