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Conferenza Movimento club Pannella
Palumbo Stefano - 8 dicembre 1995
TESTO DELL'INTERPELLANZA URGENTE PRESENTATA DAI DEPUTATI RIFORMATORI IL 7 DICEMBRE 1995 SULLA CAMPAGNA REFERENDARIA IN CORSO

Al Presidente del Consiglio dei Ministri,

al Ministro degli Interni

al Ministro di grazia e giustizia

I sottoscritti

Lorenzo Strik Lievers

Paolo Vigevano

Calderisi,

Vito

Taradash

PREMESSO

che l'articolo 8 della legge istitutiva del referendum, fissando i compiti di autentica di firma dei segretari comunali, individua nelle segreterie dei comuni l'unico luogo istituzionale a disposizione dei cittadini per la sottoscrizione dei quesiti referendari;

che tali luoghi di raccolta delle firme, soprattutto quando la raccolta sia effettuata da organizzazioni politiche di cittadini che siano prive dell'appoggio di partiti di massa, o di organizzazioni sindacali, che, indipendentemente dall'interesse suscitato nei cittadini dai quesiti referendari, possano assicurare il raggiungimento del numero di firme previsto dalla legge con l'utilizzo delle proprie sedi e con il numero dei propri aderenti od iscritti, costituiscono uno strumento essenziale, unico ed insostituibile per assicurare ai cittadini il diritto costituzionalmente previsto di sottoscrivere i quesiti referendari;

CONSIDERATO

che nel corso delle raccolte di sottoscrizioni referendarie vanamente conclusesi rispettivamente alla fine del mese di giugno e alla fine del mese di settembre, erano stati rilevati dai comitati promotori numerosi casi di inadempienze da parte dei segretari comunali (mancata apertura degli uffici, orari di apertura ridotti o estremamente ridotti tali da rendere di fatto impossibile la sottoscrizione da parte dei cittadini, errori formali nelle procedure di autentica delle firme, mancata o tardiva restituzione ai comitati promotori dei moduli di raccolta delle firme);

che tali inadempienze si erano verificate nonostante il Ministro degli Interni avesse diramato nel solo periodo Luglio-Settembre 1995 ben tre circolari indirizzate ai Prefetti, nelle quali venivano dettagliatamente e con grande chiarezza precisati gli atti che i segretari comunali dovevano compiere per poter correttamente svolgere la funzione di autentica prevista dalla legge (V.allegato 1);

che tali inadempienze sono state oggetto di interrogazioni ed interpellanze parlamentari (Camera dei Deputati 4-12988 e 2-00627) peraltro rimaste prive di risposta, nonché oggetto di denunce penali presso le competenti Procure della Repubblica (V.allegato 2);

che in tali comportamenti da parte di pubblici funzionari si ravvisano casi di colpa, colpa grave e addirittura di vero e proprio dolo;

che la documentazione relativa a tali comportamenti è stata consegnata nel corso di separati incontri sia al Ministro degli Interni, che allo stesso Presidente della Repubblica e viene ora allegata alla presente interpellanza (V.allegato 3);

CONSIDERATO INFINE

che nel corso della campagna di raccolta firme sui 20 quesiti referendari attualmente in atto, su ciascuno dei quali alla data odierna già circa 300mila cittadini hanno apposto la propria firma, vengono riscontrati ulteriori comportamenti gravi da parte dei segretari comunali, che confermano i comportamenti già precedentemente rilevati, segnalati alle autorità competenti e in taluni casi denunciati all'autorità giudiziaria;

che la manifestazione più eclatante di detti comportamenti è stata recentissimamente rilevata quando, in risposta ad una lettera circolare dei comitati indirizzata direttamente ai segretari degli 8.097 comuni italiani, con la quale si richiedeva l'invio il 20 di novembre di tutti i moduli sui quali a quella data fossero state apposte delle firme, alla data del 5 dicembre erano arrivati plichi solo da 3.007 comuni, mentre 5.090 segretari comunali non hanno ancora dato alcun riscontro alla richiesta dei comitati stessi;

che i comuni che oggi stanno indebitamente trattenendo le firme di cittadini sottoscrittori, o comunque non danno alcun riscontro alle richieste del comitato promotore rappresentano il 63% del numero complessivo dei comuni italiani, cui corrisponde una popolazione residente di oltre 35 milioni di cittadini;

che le dimensioni delle conseguenze di tale comportamento da parte dei segretari comunali costituisce una lesione dei diritti costituzionali dell'intera comunità nazionale che si vede così privata in una parte tanto consistente della possibilità materiale di sottoscrivere le richieste referendarie; (V.allegato 4)

INTERROGANO PER SAPERE

quali provvedimenti intendano adottare nei confronti di quanti si sono resi responsabili dei comportamenti rilevati e segnalati dai comitati promotori nel corso delle sopraindicate campagne già trascorse;

quali provvedimenti intendano adottare immediatamente, nel corso della campagna di raccolta firme attualmente in atto e che si concluderà nelle segreterie comunali il 15 dicembre p.v., per evitare che sia vanificata la volontà dei 300mila cittadini che hanno sino ad ora sottoscritto i 20 quesiti referendari, e contestualmente sia violato il diritto della gran parte dei cittadini italiani a sottoscrivere quesiti referendari;

quali provvedimenti intendano adottare per assicurare un valore non meramente ordinatorio alle disposizioni già ripetutamente impartite dal Ministro degli Interni ai Prefetti nelle quali vengono specificati i compiti dei segretari comunali;

quali provvedimenti anche di carattere legislativo urgente intendano adottare per evitare che errori formali nelle modalità di autentica delle firme effettuati dai pubblici funzionari si debbano tradurre nella privazione dei cittadini del loro diritto ad esercitare una funzione costituzionalmente riconosciuta, quale quella della sottoscrizione dei quesiti referendari.;

 
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