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Conferenza Movimento club Pannella
Faccini Liliana - 11 dicembre 1995
GIORNALISTI: SU ABOLIZIONE ORDINE CONFRONTO PANNELLA PETRINA

Roma, 11 dicembre 1995

"Si é tenuto oggi a Roma nella sede del Movimento dei Club Pannella- Riformatori un dibattito sulla proposta referendaria di abolizione dell'Ordine dei giornalisti con la partecipazione di Marco Pannella, Mario Petrina ( Presidente nazionale dell'Ordine), Franco Abruzzo, Bruno Tucci (presidenti degli ordini regionali della Lombardia e di Lazio e Molise), Arturo Diaconale (Direttore de L'Opinione), Massimo Bordin (Direttore di Radio radicale) e Silvano Rizza (Direttore della Scuola di giornalismo di Urbino). Il confronto é stato moderato da Antonio Stango che, con Vittorio Pezzuto (Coordinatore dei Club Pannella) Rita Bernardini (Segretaria nazionale) Lucio Berté e Gianni Cusano, é stato ieri denunciato per aver distribuito a Porta Portese il periodico clandestino", poiché non diretto da un iscritto all'Ordine, "Risorgimento Liberale e Referendario".

Dopo l'introduzione di Pannella, che ha citato Luigi Einaudi e la sua condanna senza appello dell'albo dei giornalisti come strumento illiberale, pressoché unanimi gli intervenuti per quanto riguarda la necessità di una riforma dell'ordinamento della professione giornalistica. Petrina pur respingendo l'idea di una "selvaggia deregulation", ha espresso ampia disponibilità ad ipotesi di riforma legislativa, mentre Marco Pannella ha chiesto che, se si giungerà all'indirizzo del referendum, l'Ordine non si schieri. Se l'esistenza dell' Ordine professionale é stata difesa dai suoi dirigenti (Tucci, da parte sua, si é detto contrario a qualsiasi collaborazione con i promotori del referendum), decisamente favorevole all'abolizione si sono detti Diaconale e Bordin, che con Pannella, ritengono negative soprattutto le caratteristiche di obbligatorietà e di unicità che l'istituto ha attualmente. Silvano Rizza ha sottolineato come occorra garantire la professionalità - "etica applicata" - del giornalista come operatore

dell'informazione, ricordando che invece gli opinionisti sono normalmente dei non giornalisti e che nei Paesi anglosassoni il giornalismo, che ha una grande tradizione, non é sottoposto ad alcuna regolamentazione particolare."

 
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