Caro Giorgio,
ti ringrazio della posizione di rilievo che hai dovuto darmi
nella tua relazione di cui giungo a conoscenza. Raccoglierò alcuni punti
peraltro non secondari sui quali abbiamo il piacere di divergere, e che
magari hanno interesse per questa sede.
L'associazione radicale milanese due anni or sono (7 Novembre 1993) decideva
di sciogliersi in quanto associazione radicale, e di trasformarsi in
associazione di liberi cittadini. Non è quindi nè una associazione del
P.R. nè una associazione del Movimento dei Club-Partito Riformatore.
Si poneva fine ad una confusione formale e si cercava di dare una soluzione
sostanziale al desiderio di continuare a fare politica (con i vari significati
che ognuno di noi dava o non dava a questo termine) nel solco di una
tradizione della quale tu sei uno, ma non l'unico, dei rappresentanti.
Prima e dopo di allora ho continuato una feroce polemica contro di te e contro
Strick sui contenuti, e su quant'altro, della politica della associazione.
Essi sono molto sinteticamente riassunti nella mia lettera aperta. La critica
come tu ricorderai è stata fatta da me circolare sotto forma di tre
volantinaggi (Contra Insanos) in cui, di nuovo molto sinteticamente, accusavo
te e Strick di gestione paternalistica weberiana etc... Nulla di personale,
tutto di politico. Ti rinnovo i sensi della mia stima personale, e i sensi
della mia valutazione profondamente negativa della gestione politica che tu,
Strick e Litta insieme avete effettuato. Gestione politica di che cosa?
Appunto del tentativo di essere ALTRO OLTRE A il braccio organizzativo del
nascente allora movimento dei club. Questo credo sia quanto può interessare in
questa conferenza , perchè è una questione che sorge dovunque ci sia un gruppo
di noi. Ho mantenuto coerentemente questo atteggiamento ferocemente critico,
ma limpidamente e in maniera aperta e chiara per tutti. E lo ripeto: avete
continuamente e reiteratamente dimostrato di non essere capaci di fare altro,
con l'unica eccezione, da me sempre sottolineata, della attività tua e di
Lucio nel campo della tossicodipendenza e dell'universo carcerario.
Potrei capire naturalmente l'ovvia possibile risposta che forse non ci
tenevate a fare altro, ma non è così, per lo meno nel tuo caso non è così.
Ti ricordo ANCHE che stiamo parlando di una struttura che costa tra i venti e
i quaranta milioni all'anno, centocinquanta e passa metri quadrati in centro
di Milano, due telefoni, fax, modem, fotocopiatrice, e sfratto esecutivo.
Ti ricordo è espressione puramente letteraria, so che lo sai benissimo, ne
abbiamo discusso così tante volte: troppo costoso per essere solo luogo
organizzativo ed esegetico.
Ti ricordo, che non ho accettato quello che io sentivo come un compromesso
ambiguo e odioso l'anno scorso. Ti ricordo che tu mi hai candidato a fare il
segretario dell'associazione solo l'anno scorso appunto. Io non sono cambiato.
Quel che è peggio, non sono cambiati i problemi: non si è riflettuto sulla
odiosa e vergognosa estromissione di Roberto Miglio, eseguita usando di Max
Bruschi, altra vergogna in se e per se. Roberto che conoscevo dal 1976, a
proposito di antiche tradizioni radicali, e che alcuni del gruppo che ha
votato per Max Bruschi accusavano di avere rubato venti, che dico duecento
milioni al partito. E io dovevo accettare di farmi votare da persone di questo
calibro, ed esserne il segretario. Sono le stesse che hanno votato te
presidente, l'anno scorso e quest'anno. Sono le stesse che sostenevano che
l'associazione non sarebbe mai decollata finchè Salvatore Giglio fosse
rimasto come responsabile della sede, e che quindi bisognava liberarsene.
Capisci Giorgio, io avrei dovuto accettare di fare il segretario per
sancire che i problemi dell'associazione erano Roberto Miglio e Salvatore
Giglio!
Certe cose vedi io penso che non si fanno, al di là delle uova di elefante,
di Tolstoj e di Jung, e di chiunque altro.
Non mi pare di vedere molti "pazzi" in vigentina, nè elefanti nè uccelli.
Alcune volpi forse, ma molto spellacchiate, anche se si attribuiscono nomi
illustri, (loro dovrebbero dirti di Jung filonazista) e poi, tutta quella
puzza di zolfo..........
Chiedo scusa a coloro che hanno avuto la pazienza di leggere la relazione
di Inzani e questa mia, sono sicuro tuttavia che hanno letto di peggio.
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