Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mer 12 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Ass.Radicale Milano - 16 dicembre 1995
SCRIVEVA LITTA MODIGNANI.....

Milano, 10 Novembre 1995

Alle segreterie regionali laburista, liberale, repubblicana e verde,

nelle persone di:

- Giuseppe Amoroso

- Gianmarco Brenelli

- Massimo Torchiana

- Virginio Bettini

Cari amici,

le vicende politiche di queste settimane e le recenti occasioni di

incontro che ho avuto con ciascuno di Voi nei giorni scorsi, mi

inducono a scrivervi per sollecitare una presa di posizione ufficiale

da parte vostra e delle vostre rispettive forze politiche.

Il progetto dei venti referendum promossi dal movimento dei club

Pannella-Riformatori giunto ad un momento di svolta decisivo:

dopo il fallimento dei due tentativi precedenti - un prezzo pagato alla

disinformazione e all'attacco qualunquistico all'istituto referendario -

stavolta sussistono tutte le condizioni per la piena riuscita del nostro

progetto riformatore, che getterebbe le basi per una svolta liberale,

liberista e libertaria della politica italiana, dall'economia alle

istituzioni.

Tuttavia rischiamo nuovamente di non farcela, sia pure di poco, se ci

ritroveremo ancora una volta soli a reggere lo sforzo organizzativo e

finanziario della raccolta delle firme: se cio alle facili adesioni di

principio, ottenute su molti quesiti proposti, non dovesse seguire un

impegno concreto, operativo, militante da parte di altre forze

politiche e della societß civile.

Molti di voi dichiarano il proprio accordo a titolo personale su

numerosi punti qualificanti della nostra proposta, ma tutto ci si

esaurisce poi in una sottoscrizione individuale di alcuni referendum.

Nel ringraziarvi sinceramente per la vostra firma, debbo per dirvi -

con amicizia ma con franchezza - che considero questo

comportamento plausibile per un privato cittadino, ma inaccettabile

per un dirigente politico e per chiunque abbia l'ambizione di

rappresentare alcunch nella vita pubblica milanese e nazionale.

E' possibile che alcuni fra i massimi dirigenti nazionali dei Verdi

dichiarino pubblicamente di aver firmato per i referendum, senza che

da parte del loro partito giunga un'adesione ufficiale ai referendum

contro la caccia o per la riforma dell'obiezione di coscienza, n

tantomeno un impegno alla raccolta delle firme ?

E' possibile che - a fronte delle gravissime violazioni della legalitß

perpetrate nell'amministrazione della giustizia nel nostro paese - la

Federazione dei liberali non ritenga di doversi ufficialmente e

concretamente impegnare con noi nella battaglia garantista ?

E' possibile che i repubblicani - da sempre strenui sostenitori delle

privatizzazioni, della riforma dell'economia e della libertß di mercato

- non vogliano schierarsi a sostegno dei referendum su "golden

share", Enel e sanitß, tanto per citare tre esempi ?

E' ancora possibile attendersi dagli eredi dell'autonomia socialista una

coraggiosa presa di posizione a fianco dei riformatori nella battaglia

referendaria, come in tante altre occasioni che nel passato hanno

scandito la crescita politica e civile di questo paese ?

Questo vi chiedo in modo aperto e pressante, cari amici, senza

iattanza n alcun intento polemico, ma con spirito dialogico e laico, di

quella "laicitß" che deve rifuggire dagli interrogativi amletici e dagli

intellettualismi elitari, per diventare strumento efficace di lotta

politica.

In fondo, se devo credere a quanto mi dite, non vi chiedo altro che di

essere conseguenti alle molte attestazioni di consenso e di stima che

abbiamo raccolto nel recente periodo, attorno alle nostre proposte.

Attendo perci con fiducia una vostra risposta e vi saluto con

l'amicizia di sempre.

Alessandro Litta Modignani

presidente del club Pannella-Riformatori "Karl Popper" di Milano

--------------------------------------------

La risposta dei LABURISTI:

Milano, 14 novembre 1995

Caro Litta Modignani,

ho ricevuto il Tuo fax del 10 c.m.

La laicitß dei laburisti non soffre di interrogativi amletici ne di

intellettualismi elitari.

Al contrario, i pochi, ma entusiasti volontari su cui posso contare

hanno ben chiari i propri obiettivi politici ed organizzativi: ricostituire

sul territorio pi·' disastrato del paese un minimo di tessuto culturale

socialista liberale.

Nell'espletamento di tale difficile compito risultato del tutto naturale

lavorare a fianco dei liberali e dei repubblicani.

Non altrettanto pu dirsi, invece, per quanto Vi riguarda.

Basterß ricordare, in merito, le recenti elezioni nella nostra regione: i

candidati, il tipo di propaganda, le scelte di campo da Voi operate

hanno tracciato un solco profondo tra noi.

Esso non pu venir cancellato con un generico appello limitato a

quanto Vi interessa in questo momento.

Se, invece, volete aprire un confronto a tutto campo con le altre forze

laiche di questa regione, sar ben lieto di cercare di convincerVi che

il Vostri ruolo non pu essere quello del fool di Berlusconi.

Cordialmente.

(avv. Giuseppe Amoroso)

-----------------------------------------------------------------------------

La risposta del PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO:

Milano, 17 novembre 1995

Caro Litta Modignani,

ho letto con attenzione il tuo fax del 10

Novembre, e l'occasione mi spinge a fare alcune riflessioni che da

tempo volevo farti.

Una forza di tradizione laica e riformatrice come il PRI, ha sempre

condiviso, e talvolta persino invidiato (sarebbe inutile nasconderlo), la

capacitß del movimento radicale di "smuovere" la coscienza sociale

del Paese con grandi battaglie civili di opinione.

Siamo stati in prima fila, con le nostre piccole o grandi forze, nelle

campagne referendarie promosse quasi sempre dal vostro

movimento.

Non posso per nasconderti che abbiamo vissuto con grande,

crescente, delusione il fatto che nel recente passato sempre pi·

spesso queste vostre battaglie "civili" sono state strumento di una

(legittima!) azione politica di "parte", con il fine quasi esclusivo di

ritagliarvi una posizione contrattuale partitica rispetto ad alcuni altri

attori (nuovi e vecchi) del panorama politico.

Si tratta di una scelta assolutamente legittima, che rispettiamo, ma

che, evidentemente non pu vederci compartecipi, pur nella

condivisione di alcune scelte che cercate di intraprendere.

Ci auguriamo di trovarci numerosi al vostro fianco quando porterete

in Parlamento queste proposte.

Ci auguriamo anche di trovare, magari a Milano, pi· numerose

occasioni di lavoro comune, ma non possiamo accettare di svilire

l'istituto referendario al ruolo di strumento di battaglia tra i partiti,

soprattutto, poi, finalizzata a semplici trattative "interne" ad un Polo

che, al di lß di voi, nulla ha, nei fatti, della tradizione liberale e

democratica.

Con la sincera e profonda stima di sempre.

Massimo Torchiana.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail