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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 20 dicembre 1995
GIUSTIZIA: PANNELLA AL CONVEGNO DEI CLUB
Roma, 20 Dicembre 1995

"In questo momento diventa probabile che si vinca con i referendum, raggiungendo il numero di firme necessarie, ma è possibile che si perda. Che non si riesca a portare il 4 gennaio in Cassazione i 12 milioni di firme autenticate sui 20 quesiti". Con questa incertezza Pannella ha aperto il suo intervento al convegno sulla giustizia che si tiene in un albergo romano, organizzato dal Movimento dei Club.

"I Club - ha sottolineato - hanno avuto un apporto leale, chiaro, "compromettente" di Berlusconi e di alcuni parlamentari di Forza Italia, non della organizzazione, ed il silenzio della sinistra con le eccezioni di deputati come Adornato e Magrone."

Critiche di Pannella alla magistratura "è un ordine, non un potere" una delle due categorie, insieme a quella dei giornalisti, "maggiormente premiate dal regime corruttore, impunite, ed in grado di assicurare l'impunità ad istituzioni fuorilegge."

Il leader Riformatore non risparmia il Consiglio Superiore della Magistratura (uno dei referendum riguarda i criteri di elezione dei membri togati) che "si è sempre più caratterizzato come organo anticostituzionale, di pura rappresentanza politica, in sostituzione del Parlamento."

Diversi i riferimenti all'azione del Procuratore di Palermo Caselli."Così come ai tempi del divorzio il rapporto con la Chiesa, che sosteneva una posizione antitetica, fu il più forte e utile, così sulla giustizia egli rappresenta al massimo livello l'opposto delle soluzioni che vogliamo per la giustizia."

Il giudice, per Pannella, "non deve essere altro che un funzionario dello Stato."

Ed infine la politica criminale "non più gestita dal governo democraticamente e responsabilmente, ma nelle mani dei più di 1600 sostituti procuratori." Di qui, al fine di determinare il maggior numero di contraddizioni, l'iniziativa dei Club di investire delle singole denunce tutti i titolari dell'azione penale.

 
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