Roma, 21 Dicembre 1995

FINAZIARIA

CON IL MAXIEMENDAMENTO IL GOVERNA AGGIRA E VANIFICA IL VOTO DELLA CAMERA PER UNA MANOVRA CON TAGLI DI SPESA ANZICHE' CON TASSE.

SI TRATTA DI UN TRUFFA COLOSSALE REALIZZATA NEL PIU' ASSOLUTO DISPREZZO DEL PARLAMENTO.

"Dopo il voto di martedì sera che ha stabilito che la manovra di fine anno sia fatta con tagli di spesa anziché con maggiori entrate, il Governo aveva l'obbligo di rispettare la decisione parlamentare adeguando le tabelle della finanziaria alla testo del collegato approvato dalla Camera.

Invece con il maxiemendamento alla finanziaria il governo ha conservato, nelle tabelle relative ai provvedimenti da adottare, la vecchia voce che prevedeva una manovra con maggiori entrate. Tale voce (relativa ai cosiddetti fondi negativi) non può essere essere modificata con emendamenti o sub-emendamenti da parte dei parlamentari, neppure facendo cadere il maxiemendamento. Può essere modificata solo dal Governo.

Il risultato complessivo di questa operazione del Governo sarebbe paradossale: due diverse leggi dello Stato - il cosidetto collegato e la finanziaria - entrerebbero in vigore contemporaneamente prescriverendo la prima una manovra con tagli di spesa e la seconda una manovra con maggiori entrate.

Ritenere che la seconda legge "superi" la prima (che andrebbe pertanto disattesa) è una mostruosità giuridica che non sta nè in cielo nè in terra.

Si tratta di una vera e propria truffa realizzata dal Governo nel più assoluto disprezzo del Parlamento. Una truffa contro la quale il Presidente della Camera e il Presidente della Repubblica dovrebbero insorgere."