Conferenza Movimento club Pannella |
Pezzilli Dora
- 22 dicembre 1995
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Lo scandalo in se' non esiste per una cultura di destra, la legittimita' della donna o di un individuo di agire al di la' del contesto di in-di pendendenza la destra l'ha sempre rifiutata, per demagogia.Altrettanto quanto un tempo la sinistra quella delle donniste femministe rifutavano l'idea che l'aborto non e' semplicemente l'abolizione di una cellula fastidiosa, bensi' un epifenomeno sociale della violenza generalizzata. Che queste proposte vengano ora fatte da chi un tempo rivendicava l'aborto libero fino a nove mesi( io ero contraria) o in una soffitta fiorentina, rifiutavano l'idea che la gestione della sanita' in quanto esperienza fosse concepita non come cosa volgarmente rivoluzionaria, bensi' come scienza della persona, non mi spaventa. La condizione linguisticoscientifica sul tema che dimostra Emma Bonino e' di per se un'accusa di ignoranza, tipica di chi dal e per il problema ha messo la tipica distanza che ogni volta viene riscontrata in un qualsiasi politico che e' coinvolto, solo per far scena |
, o per caparrarsi la poltrona.Cio' che scandalizza e' che se ne sia dimenticata.Ora bisogna quindi smetterla di chiedere a donne della mia generazione che l'hanno ben conosciuta di partecipare a questa buffonata.Se poi si pensa che il siur Pannella, pontifica e giudica dall'alto del suo utero immagino, sul diritto o meno di una donna malata di poter abortire nel caso avesse contratto una malattia che deforma la sua creatura, e il medesimo giudica come scandalosa questa possibilita', che invece a noi tutti sembra alquanto dovuta, il dubbio comune e' che costui ha perso letterelmente la trebisonda.Piu' corretto e meno ipocrita sarebbe stato proporre due referendum uno totalmente abolizionista (anche per la droga) e l'altro come ora tipicamente gruppettaro di sinistra, ovvero che accontenta prima di tutto la tonaca. |
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