COMMENTO
PANNELLA LANCIA DROGA FRA LA FOLLA
MA CHI PAGA PER TUTTO QUESTO?
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L'ultima replica di questa commedia all'italiana è andata in scena tra giovedì e ieri sera. Finora con il solito copione: nel Belpaese, se si riesce a stare (e restare) nei "giri giusti", si può impunemente violare la legge. e Giacinto Pannella detto Marco - storico trafficante di menzogne e più recente spacciatore di stupefacenti - non perde occasione di dimostrare di essere un vero professionista dei "giri giusti" e, dunque, per crogiolarsi sotto i dorati riflettori dell'impunità. Ma stavolta Pannella è andato fuori giri. E noi ci ostiniamo a sperare che lo sballo trasmesso in diretta da Raidue e replicato ieri nella romana Piazza Navona non possa restare senza conseguenze. Crediamo che l'indignata protesta della gente semplice (un torrente in piena quella registrata anche dal nostro "Pronto TV") sia di per sé una lezione "politica" a Pannella e ai suoi complici. Ma soprattutto la consideriamo una richiesta di giustizia. Lo spaccio di droga non è affare di club politici, ma di gang criminali e di cosche ma
fiose. Che avvenga - come è avvenuto il 27 agosto e di nuovo ieri - in un luogo pubblico non è una esimente né un fattore nobilitante. Che avvenga - come è avvenuto giovedì - davanti alle telecamere della Tv di Stato è un aggravante e una plateale chiamata di correità. Pannella, inoltre, ha fatto sapere a noi tutti ed alle autorità competenti di potersi procurare a piacimento la "roba" in quantità niente affatto piccole. Anche quello che lo approvvigiona è un "giro giusto"? Anche quello garantisce impunità? La cosa merita approfondimenti, non la solita sequela di fermi pro-forma e di inchieste al ralenti, come atti dovuti. Qui di dovuto c'è solo la risposta a una domanda semplice semplice, come la gente che la pone: e ora chi paga? Paga Pannella? Paga Alda D'Eusanio che prima loda poi strilla e infine bacia e abbraccia lo spacciatore che l'ha inguaiata, ma a cui ha fatto da spalla fino all'ultimo? Pagano i capintesta di Raidue o pagano i vertici Rai? Paga la Commissione di Vigilanza che avrebbe richiesto ed
ottenuto i video-inviti per un invigilato capopartito? Chi deve ce lo faccia sapere presto: la flagranza di un reato in diretta merita riti direttissimi. E soprattutto ci si faccia sapere se a pagare dobbiamo essere ancora e soltanto noi, quelli che già pagano il canone. Perché il prezzo, anche quello dell'attesa, sta diventando davvero esorbitante.