Ho sentito ora la bellissima relazione di Martino. Seguo le indicazioni del
capo nell'utilizzare maggiormente agora, anche se lui magari intendeva altro,
e mi permetto di fare tre considerazioni. La prima che anche tre anni fa
Martino fece una bellissima relazione, e che purtroppo si è più conformato
al vecchio detto "predica bene e razzola male" che alla concretizzazione
politica dele sue e nostre idee. Non che ciò sia facile.
La seconda considerazione è su Hobbes, la terza su Pareto. Due grosse,
profonde stonature. Essi non hanno nulla a che fare con la tradizione liberale
liberista e libertaria. Sono i teorici dell'elitismo, del paternalismo,
dell'autoritarismo. Sono tra i principali esponenti di quell'atteggiamento
di sfiducia nella democrazia che ha caratterizzato nella storia recente, il
pensiero delle classi agiate.
Per brevità, vista la rilevanza della questione (come può Martino rifarsi
a costoro, li ha fraintesi o cos'altro) e l'impossibilità di rispondere
col dovuto approfondimento in questa sede, mi permetto di dare due brevi
indicazioni, una di lunga applicazione: leggersi Hobbes e Pareto; l'altra per
indurre una riflessione: il senatore Miglio ostenta orgogliosamente nel
suo studio, a casa sua, due ritratti. Sono proprio Hobbes e Pareto.
--- MMMR v4.00reg * G.Francia@agora.stm.it