Forse se sono così tanti i "semplici tavolinari" frustrati è perché gli viene così spesso spiegato che fanno parte di un partito (Movimento con statuto) e che debbono partecipare al congresso quando, però, il partito non esiste, ed al congresso ci debbono andare (oltre che per far numero per gli ospiti e le televisioni) per partecipare ad un convegno.Insomma (se importa) continuo a sostenere che c'è la Ditta Pannella, e che l' M.C.P.Rif. è una dannosa presa in giro. Che certo non impressiona né Berlusconi né l'ultimo dei Mastella.
Affermo che il partito non esiste in base ad una regola che consiglio di tenere a mente quando la situazione è ingarbugliata:
SEGUI I SOLDI.
La Ditta Pannella sceglie i propri lavoratori; l'iscritto non diventa anche azionista di Radio radicale o Teleroma o della cooperativa immobiliare, ecc.
Cercare di far crescere un movimento politico attraverso un modello organizzativo può portare solo ad un esaurimento nervoso! Si può solo evitare di far danni. E poi permettetemi di rassicurarvi: sono davvero pochi gli italiani che rischiano di voler vedere in pannella un padre-padrone, sono soltanto gli ottimi lavoratori della ditta, che magari non distinguono in Pannella il loro datore di lavoro dal compagno riformatore.
Ma il rischio, francamente, credo che sia assai piccolo; anzi forse la propaganda Cuore-Repubblica e compani ha delle vittime insospettabili anche tra i migliori di noi.
Posso sperare in qualche risposta?