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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Angiolo - 23 gennaio 1996
DOSSIER SCALFARO. testo n. 2

CRONISTORIA DI UNA ELEZIONE

Registrati da dispacci Ansa, alcuni interventi di Marco Pannella dall'aprile al maggio 1992, cioè dall'inizio alla conclusione della campagna parlamentare per l'elezione di Oscar Luigi Scalfaro alla Presidenza della Repubblica (immediatamente dopo quella, appena conclusasi, per la sua elezione a Presidente della Camera). Il primo dei testi qui raccolti (del 23 aprile) si riferisce anzi proprio a questa campagna, e lo registriamo perché Pannella vi dice chiaramente quali siano le caratteristiche della candidatura presentata, direttamente polemica contro gli eccessi del Presidente Cossiga e la gestione "partitocratica" delle istituzioni.

La sequenza degli interventi mette in chiara luce gli intendimenti e le motivazioni dell'indicazione di candidatura per Scalfaro che Marco Pannella avanzò inizialmente da solo e difese durante una lunga serie di votazioni, fino al successo.

Il testo Ansa del 28 maggio, cioè immediatamente dopo che Scalfaro ebbe letto il suo discorso di insediamento, ci mostra come il leader riformatore abbia sottolineato subito, senza reticenze, le differenze culturali e politiche che lo separavano (e certo lo separano) dal Presidente della Repubblica.

Il ricordo delle altre candidature che vennero avanzate (da Forlani a Valiani), i tentativi esperiti per convincere le sinistre a presentare una candidatura unitaria, la lealtà dei comportamenti fanno di quella campagna elettorale un momento limpido e ancora valido, tanto più oggi quando il confronto e la polemica politica con i comportamenti del Presidente Scalfaro si sono fatti aspri, e i Riformatori hanno aperto la campagna per le sue dimissioni.

Segue una documentazione, sempre di fonte Ansa, con una breve biografia del neoeletto Presidente della Repubblica.

***

1) Roma, 23 aprile 1992 (Ansa)

Il leader radicale Marco Pannella ha invitato i parlamentari aderenti al 'patto Segni' a sostenere la candidatura del democristiano Oscar Luigi Scalfaro a presidente della Camera. "Scalfaro è un parlamentare - ha detto Pannella - che ha unanimemente raccolto il plauso di tutti coloro che hanno avuto a cuore l' indipendenza del Parlamento, il rispetto delle regole, la difesa della Costituzione e dei diritti dei cittadini, in momenti drammatici e quando pochissimi osavano esprimersi contro la gestione partitocratica dello Stato e delle istituzioni''.

Secondo il leader radicale, i membri del 'patto Segni' "si

trovano dinanzi a una occasione unica in ogni legislatura. Infatti - ha rilevato - il regolamento della Camera esclude deliberatamente qualsiasi influenza e posizione dei gruppi negli atti costitutivi della Camera stessa. I gruppi non esistono e non possono esistere fin quando non siano stati convocati dal presidente della Camera, e questo - ha sottolineato - non prima dei due giorni dalla seduta odierna". Dall' atteggiamento dei parlamentari del 'patto Segni' sulla candidatura di Scalfaro - ha concluso Pannella, citando Dante - "si parra' la nobilitate"

del "patto".

2) Roma, 2 maggio 1992 (Ansa)

- Pannella rilancia il nome di Oscar Luigi Scalfaro quale prossimo Presidente della Repubblica, e pronuncia una serie di "no" per gli altri candidati. "No" a 'Forlanescu' che 'quando Ceausescu era gia' morto rimaneva l'unico a favore della pena di morte'; 'No' al 'Giulio settimo Andreotti' che 'come Ponzio Pilato è sempre pronto a lavarsi le mani'; "No" al 'proibizionista Craxi'; "No", infine, a 'Charles Le Petit', quel 'Francesco Cossiga che da Dublino vuole fare il De Gaulle italiano'. 'Insisto: io personalmente, non la Lista Pannella - ha detto alla platea del congresso radicale - voglio Scalfaro alla Presidenza della Repubblica. Se poi dovesse rivelarsi che le vie della provvidenza, che sicuramente Scalfaro invochera', passano anche attraverso questo congrsso, cio' dimostrera' che la provvidenza vive in ciascuno di noi e non tra chi la amministra tra ori e denari'. Pannella ha quindi informato il Congresso di aver inviato una lettera al segretario politico della DC, on. Forlani (in copia a molti altri le

ader politici).

Nella lettera Pannella polemizza con la 'informazione di regime', in particolare con quella della Rai. 'Colgo l'occasione del 36^ congresso del Pr e della 'informazione' che ne consegue - scrive il leader radicale al segretario della Dc - per dirti che personalmente come deputato non votero' in alcun caso, ove la candidatura si manifestasse per te nelle votazioni per la Presidenza della Repubblica, non solamente per il tuo essere favorevole alla pena di morte, ma per la messa a morte dell' immagine e dell' identita' reali del nostro paese attraverso il regime che incarni, ufficialmente, piu' di ogni altro'

3) 17 maggio 1992 (Ansa)

Il segretario del Psi, Bettino Craxi, ha incontrato, in serata, anche il leader radicale Marco Pannella. Al termine del colloquio, Pannella ha riferito ai giornalisti di aver parlato con il segretario socialista dell'ipotesi di un candidato unico scelto dai partiti di sinistra da proporre alla Democrazia Cristiana.

Pannella ha detto di aver ribadito che il candidato ideale per il Quirinale e' Oscar Luigi Scalfaro.

4) 21 maggio 1992 (Ansa)

'Lasciare alla Dc il compito di eleggere o di far cadere Leo Valiani e' certo, secondo la cultura partitocratica, mossa o passaggio molto abile, nell'immediato. Complimento a Craxi, Martelli, La Malfa, Vizzini e Occhetto e a tutti gli altri. Ci troviamo pero' di fronte ad una politica da ricoverare al Cottolengo'. Questo il giudizio di Marco Pannella sull' atteggiamento assunto dai partiti a proposito della candidatura di Leo Valiani al Quirinale. 'Che i liberali se ne siano chiamati fuori - ha aggiunto - e' importante e gliene va dato atto. Noi - prosegue - abbiamo sempre sostenuto la candidatura di Oscar Luigi Scalfaro, presidente della Camera. Ne siamo fieri, dinanzi alla girandola quotidiana di nomi cui si sono dedicati i 'grandi' della partitocrazia, tutelati dalla scostumata astensione imposta dal maggior partito di regime ai suoi grandi elettori, e dalla grande maggioranza di questi subita passivamente''.

'Che il Pri non intendesse morire sull' altare di Spadolini - ha aggiunto Pannella - era evidente e noto. Oggi lo e' ancora di piu', mi sembra. Noi siamo a questo punto pronti a considerare altre candidature, a confrontarle con quella fin qui da noi avanzata. A condizione che i 'grandi elettori' di tutti i partiti siano disponibili a riunirsi insieme, in grande numero, per considerare le candidature di Scalfaro, Conso, Spadolini e Martinazzoli'.

5) Roma, 26 maggio 1992

- Il leader radicale Marco Pannella ha diffuso una dichiarazione per sottolineare che 'il primo compito dei riformatori è la conquista dello Stato di diritto' e, in questo quadro, l'elezione di Scalfaro 'è l'elezione di un politico e di uno statista di estrema minoranza, di solitudine, di un uomo che ha la moralita' dell'opera e non i moralismi dei filistei, dei farisei, dei corifei della classe dirigente, e non 'politica', italiana''.

Secondo Pannella, che ha ribadito la sua convinzione sull'opportunita' di eleggere Stefano Rodota', del Pds, alla presidenza della Camera, l'Italia avra' 'dopo quattordici anni un presidente della Repubblica al quale potremo e potro' dare del 'lei''. 'E lo dice - prosegue la dichiarazione - chi continua a ritenere Sandro Pertini l'unico grande evento democratico e civile di questi decenni repubblicani, con la battaglia per i diritti civili, per un matrimonio fondato sulla responsabilita' e la liberta', per una maternita' ed una paternita' anch'esse responsabili e libere nell'ambito della regola e della legge'.

Pannella, infine, spiega la scelta di Scalfaro come risposta contro la partitocrazia. 'O la partitocrazia - precisa Pannella - e' quella che abbiamo denunciato e contro la quale abbiamo lottato fino all'isolamento ed all'ostracismo totale, cioe' Costituzione materiale, legge materiale, regole materiali, o non capisco francamente di cosa parliamo'.

6) Roma, 28 maggio 1992 (Ansa)

- Il leader radicale Marco Pannella che ha sempre appoggiato la candidatura di Oscar Luigi Scalfaro alla presidenza della Repubblica sfoggiava stamani un ottimo umore ed ai giornalisti che gli chiedevano un commento al messaggio del Capo dello Stato si e' limitato a rispondere: 'non posso, sarei di parte'. Poi Pannella un commento lo ha fatto.'Scalfaro ha fatto un discorso - ha detto - che e' la fotografia esatta delle differenze, delle diversita' che messe a confronto delle vicinanze e delle lontananze mi hanno portato ad essere un convinto assertore dell' opportunita' della sua presidenza.

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Roma, 25 maggio 1992 (Ansa)

- Ecco alcune date essenziali della biografia di Oscar Luigi Scalfaro:

- 1918: nasce a Novara il 9 settembre.

- 1943-45: durante il periodo della lotta clandestina assiste gli antifascisti carcerati e le loro famiglie.

- 1945: magistrato, assolve il compito di P.M. presso le Corti di Assise speciali di Novara e Alessandria.

- 1946: eletto deputato all'Assemblea costituente, sara' riconfermato sempre nella stessa circoscrizione Torino-Novara-Vercelli, fino alle elezioni del 5 aprile 1992.

- 1954: entra nel governo Fanfani come sottosegretario al Lavoro. Successivamente, viene nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Scelba.

- 1959: sottosegretario agli Interni dal 1959 al 1962.

- 1967: ministro dei Trasporti nel III governo Moro.

- 1968: ministro dei Trasporti nel II governo Leone.

- 1972: ministro dell'Istruzione nel II governo Andreotti.

- 1976: vice presidente della Camera: lo sara' fino al 1983.

- 1983: ministro dell'Interno nei due governi Craxi.

- 1987: riceve l'incarico di formare il governo, ma rinuncia in seguito a difficolta' politiche.

- 1992: il 24 aprile e' eletto presidente della Camera.

- 1992: il 25 maggio l'assemblea dei ''grandi elettori'' lo elegge presidente della Repubblica.

 
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