Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 29 apr. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Cucco Enzo - 24 gennaio 1996
La questione e' seria: ci pensi il codice civile
MATRIMONI GAY TROPPO FROUFROU

di Alberto Arbasino

Repubblica, martedi' 23 gennaio 1996, p.31

Il dossier dell'Economist riproposto ai nostri lettori dall'Espresso circa il matrimonio fra gay svolge molto folklore e frou frou intorno a un serio e concreto problema di diritto privato. (Come fa rilevare Gianni Vattimo: meno cancan, e piu' codice civile). Ma se vogliamo risalire alle conseguenze della cosiddetta "rivoluzione sessuale", tutto quello sfogo di "uscire allo scoperto" non diede risultati molto positivi. Una visibilita' ottenuta appiccicandosi etichette e sfoggiando distintivi, infatti, conduce per lo piu' e una ghettizzazione di tipo settoriale. Non per niente, gli ebrei o altre minoranze integrate nella collettivita' non provano il bisogno di ostentare contrassegni o comportamenti specializzati per marcare la propria identita' o diversita'. E l'orgoglio gay sembra un concetto sempre piu' immaginario.

Gia'. Se non riscuote gran considerazione tra la gente, l'orgoglio di chi si vanta nativo di Voghera piuttosto che di Ferrara, e appartenente a questa o quella "classe di ferro" portatore di "Dott." o "Rag." sul biglietto da visita, tifoso della Roma o dell'Inter, socio dei Canottieri o abbonato alla Filarmonica, sara' piu' "distinto" l'orgoglio del sedere, anche se lo si pratica una tantum, mentre si e' funzionari o trentenni o studenti o diabetici full time? Uno sciatore e un motociclista si proclamano sempre tali anche a piedi o al mare? Un paninaro o un latin lover o una piccola fan rimangono tali per tutta la vita? E quale "orgoglio specifico" e selettivo potrebbe spettare a un chirurgo di Bari, biondo tennista o velista, di Rifondazione, amante del whisky e della letteratura inglese, buon giocatore di poker, non molto interessato al sesso? (Ma oltre tutto in epoca di Aids quell'"orgoglio" si trasforma piuttosto in pietas per i malati e i defunti).

Ora, certamente le autostrade o avioline informatiche possono riempire il cyberspazio di cuoio "macho" e tacchi a spillo, Oscar Wilde e Wanda Osiris, Michelangelo e piume di struzzo e Marylin Monroe. E secondo i prestigiosi settimanali, si moltiplicano cosi' le possibilita' per i replicanti e i "clones" - dagli aliens d'Albania agli zombies dello Zimbawe - di omologarsi ai berrettini e alle mutandine degli stereotipi, e sviluppare anche sull'internet le congetture su Monna Lisa e le imitazioni su Madonna e Marlene.

Ma in tempi che timbrano e tassano ogni minima transazione, e i rapporti piu' effimeri, il problema piu' concreto e pratico - al di la' del folklore macchiettistico e dei travestimenti spettacolo - rimane basico e fondamentale: come regolamentare (giuridicamente, economicamente) una serie di situazioni di fatto non ancora contemplate dal diritto?

Per esempio unioni di lunga durata che (fra l'altro) fanno risparmiare molti alla collettivita' molti sperperi nell'assistenza ai casi umani individuali. Altro che coppiette da discoteca e sfilate in costume.

Qui la saggistica di Auden e il cinema di Hollywood propongono varie fattispecie di coppie maschili basate su un forte attaccamento senza folklore ne sesso, e indissolubili: Don Giovanni e Leporello, Don Chisciotte e Sancho Panza, Faust e Mefistofele, Jacques il fatalista (di Diderot) e il suo padrone, Sherlock Holmes e il Dottor Watson, Stanlio e Olio, Gianni e Pinotto, Dean Martin e Jerry Lewis, e un gran numero di cowboys e marinai canterini....Tanti archetipi che poi si riscontrano nella vita quotidiana, oggi cosi' piena di doveri e di diritti dei cittadini, regolamenti previdenziali e assistenziali, leggi fiscali, disposizioni testamentarie e notarili.

Gli stessi argomenti valgono ovviamente anche per le coppie femminili. Ma inoltre, senza tanto spettacolo di torte nuziali e sposini di marzapane, per tutte quelle coppie di uomo-donna ove il matrimonio rappresenterebbe non una regolarizzazione rispettabile bensi' un espediente falso o ridicolo, quando per l'eta' o lo stato di salute una convivenza o un rapporto affettivo sono privi di ogni elemento sessuale.

(Piuttosto diversa si presenta la questione delle adozioni, e non solo perche' coinvolgono una creatura impotente a decidere circa una scelta non pacifica. Gia' le rivolte edipiche, infatti, sono frequenti nelle famiglie con un babbo solo. Ove ce ne siano due potrebbe raddoppiarsi anche l'Edipo? E si conosce la cattiveria dei bambini: conservatori e conformisti, gia' normalmente si deridono, fra compagnucci e amichetti, a causa dell'automobile di papa' o della pelliccia della mamma. Figuriamoci dove le famiglie sono insolite.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail