La legge quadro sulla caccia
del' 11 Febbraio 1992, votata per'altro con il
vecchio sistema a "pianista" a tarda notte, ove probabilmente
non vi era nemmeno piu' il numero legale, ma a quell'epoca
un deputato valeva quattro, dipendeva se era parente di tiramolla o no.
Dopo questa premessa si capisce che solo un aborto, poteva essere
questa legge.
Infatti le lacune che vi sono, danno la possibilita' al cacciatore
di esercitare la propria attivita' venatoria tutti i giorni, salvo
il martedi e il venerdi, venendo meno a quel principio che
aveva introdotto il tesserino venatorio, secondo il quale un
cacciatore aveva a disposizione tre giornate di caccia, da segnare
sul sopra indicato tesserino.
Con la norma che introduce la possibilita' di cacciare specie
migratoria per cinque giorni alla settimana, il cacciatore furbacchione caccia
anche quella stanziale.
Lo sconcerto e' che per gli addetti alla vigilanza e' difficile capire
se un cacciatore e' a caccia di specie migratoria o selvaggina di specie
stanziale!!!
Legge Regionale Toscana del 12 Gennaio 1994 n@ 3
Recepimento della Legge Nazionale.
Altra norma inverosimile e' quella
inerente alla proprieta' privata.
In Italia una persona con il fucile puo'
oltrepassare, attraversare ed esrcitare la caccia su
terreni privati, non e' consentito invece l'attraversamento
in detti terreni da una persona armata di macchina fotografica.
Con la presente vorrei risvegliare coloro i quali, sempre, si sono battuti
per una legge sulla caccia seria.
La mia opinione su di essa non suffraga la proposta degli ambientalisti,
cioe l'abolizione.
Ritengo che la caccia continui ad essere un importante appuntamento
per gli appassionati, e anche per i produttori del settore.
Pero' sono consapevole che questa legge sia da riscrivere completamente
dalla A alla Z, regolamenti compresi. (Appostamenti fissi, cinghiale etc..).
Una legge chiara, seria e trasparente aiutera' sia i cacciatori che gli
ambientalisti a cooesistere nello stesso ecosistema, ognuno nel suo
habitat s'intende !!!
A.Biagiotti