di Sandro Magister

L'Espresso, 21 gennaio 1996, p.28

Sull'omosessualita', la Chiesa cattolica ufficiale e' in salda compagnia con l'Islam e gli ebrei ortodossi. E' un "dirosdine oggettivo", una 'vitiata constitutio', ha sentenziato il cardinale Joseph Ratzinger nel 1986, nel primo e sinora unico documento ufficiale espressamente ddicato al tema. Quindi va "curata", In Iran la cura arriva qualche volta all'esecuzione capitale. La Chiesa e' piu' mite. Nel 1993 Giovanni Paolo II ha imposto le dimissioni all'arcivescovo di Rotterdam, Philippe Bar, solo perche' la vox populi lo dava come gay. Ai vescovi degli Stati Uniti, tentati da troppa clemenza, il Vaticano ha spedito anche un'ordinanza che reclama la messa al bando degli omosessuali dall'insegnamento e dal servizio militare. Qualcuno ha ribattuto che allora la Chiesa di Roma dovrebbe disfarsi anche di tanti suoi preti. Non solo. A sentire lo storico cattolico John Boswell dell'Universita' di Yale, a rigore la Chiesa dovrebbe togliere l'aureola anche a molti suoi illustri santi gay del passato, da Paolino di N

ola ad Anselmo d'Aosta ad Aelredo di Rielvaux.

Nel suo ultimo libro, "Same-sex unons", pubblicato nel 1994 prima di morire di Aids, Boswell ha sostenuto che la Chiesa cattolica ha benedetto per secoli nowwe tr apersone dello stesso sesso, esarebbe ora che ripristini oggi questa tradizione. L'epoca d'oro delle nozze gay sarebb stata fra l'VIII e il XIII secolo. Vi si unirono in pompa magna anche due imperatori bizantini, Michele III e il suo compagno di letto e successore Basilio I il Macedone. Il rito ricalcava quello delle nozze canoniche tra uomo e donna.

A sostegno della sua tesi, Boswell ha allineato decine di rituali antichi, otto dei quali custoditi alla Biblioteca Vaticana. Ma subito gli sono poivute addosso le contestazioni di storici e teologi. "Boswell ha preso un abbaglio", obietta Robert F.Taft, del Pontificio istituto orientale di Roma. "Ha scambiato per matrimoni dei semplici riti di fratellanza legale, in uso nell'impero bizantino dove la "philia" tra maschi aveva un ruolo preminente. E' possibile che tali unioni adombrassero amicizie omosessuali. Ma non erano certo queste che la Chiesa benediva. Come avrebbe potuto, quando la legge civile puniva i gay con la tortura, la castrazione e la pena di morte?".

Anche tra gli omosessuali militanti c'e' chi si oppone al matrimonio gay. A molti non va di duplicare in tutto il modello della famiglia. Cresce, invece, anche dentro la Chiesa cattolica, il coro di chi ritiene che vada comunque incoraggiata la stabilita' della coppia omosex. L'ultimo a spezzare una lancia a favore di essa e' Andrew Sullivan, cattolico e gay, direttore del prestigioso settimanale americano "The New Republic". Ma con il papa regnante c'e' poco da discutere. "Mai chiamare bene cio' che e' male", ha ribadito dalla sua finestra il 20 marzo 1994, in risposta a una mozione pro-gay votata dall'Europarlamento di Bruxelles.