TARADASH: SUBITO UN MESSAGGIO ALLE CAMERE
Roma, 28 giugno 1994
"Il presidente Scalfaro continua ad alimentare, con le sue esternazioni, proprio quel malessere istituzionale che va denunciando. Con l'usare e l'abusare di una prassi extraistituzionale di messaggi trasversali al Parlamento e alle forze politiche, Scalfaro banalizza la sua funzione costituzionale e rischia, magari inintenzionalmente, di vedersi attribuire la leadership di cespugli, erbette e sterpaglie. Tutti protesi - cespugli, erbette e sterpaglie - a rinviare sine die, con la verifica del proprio potere di condizionamento sulle forze maggiori, anche il rientro nella normalità costituzionale, fatta di governi espressione della volontà popolare e di maggioranze politiche.
Proprio la gravità delle preoccupazioni che oggi ha espresso dovrebbe quindi indurre il Presidente della Repubblica a fare ricorso, senza por tempo in mezzo, allo strumento che la Costituzione gli offre e gli impone, quello del messaggio alle Camere: soltanto in tal modo il dibattito sul futuro del paese verrebbe sottratto a manovre di palazzo inconcludenti e debilitanti, e restituito alla trasparente e aperta dialettica della volontà dei gruppi parlamentari.