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Conferenza Movimento club Pannella
Cucco Enzo - 27 gennaio 1996
SONO NOZZE DI CONVENIENZA
I vantaggi sociali ed economici della legalizzazione delle coppie gay

L'Espresso, 21 gennaio 1996, p. 26

Danimarca, Norvegia e Svezia consentono oggi a partner gay di vedere riconosciute molte prerogative del matrimonio. Gli olandesi si stanno muovendo nella stessa direzione. In Francia e Belgio, i governi locali stanno cominciando a riconoscere le coppie gay. E nello Stato americano delle Hawaii, e' possibile legalizzare un matrimonio tra omosessuali con un ricorso giudiziario. Fino ad oggi, pero', non c'e' paese che conceda un vero e proprio diritto al matrimonio tra omosessuali. E' questo e' quello che i militanti gay cercano di ottenere. Ma siamo sicuri che si tratti di una buona idea?

Per capire perche' la risposta debba essere si', si deve mettere da parte un pregiudizio: i governi non vengono eletti per sancire o sciogliere unioni coniugali; questi sono problemi squisitamente privati. E' vero che il coinvolgimento dello Stato e' inevitabile, ma per altre ragioni. Solo lo Stato puo' legare i partner di fronte alla legge e conferire loro diritti esclusivi come quelli di prendere decisioni di vita o di morte in campo medico, quelli ereditari, quelli alla compartecipazione dell'assistenza medica e previdenziale; e assegnare a ciascuno di essi responsabilita' di prendersi cura l'uno dell'altro. Compito dello Stato e' stabilire delle regole.

E' vero che il motivo principale per il quale la societa' si occupa del matrimonio e' rappresentato dai figli. Ma il suo interesse a unioni stabili non si limiti a questo. Il matrimonio e' un bastione economico. Le persone sole sono economicamente vulnerabili, cadono piu' facilmente nelle braccia della pubblica assistenza e hanno piu' probabilita' di ammalarsi (le persone sposate non solo sono piu' felici, ma anche piu' sane). Infine il matrimonio e' un grande stabilizzatore sociale.

C'e' una ragione convincente per impedire agli omosessuali di sposarsi? Un'obiezione e' che entrambi gli aspiranti coniugi sono dello stesso sesso. Ma questa e' solo una riproposizione della domanda. C'e' il timore che, una volta ammesso il matrimonio tra omosessuali, segua l'anarchia coniugale? In realta' molte coppie omosex hanno mostrato di essere capaci di devozione quanto le coppie etero. Il matrimonio gay indebolirebbe quello di tipo normale? Vi sono scarsi motivi per crederlo. Anzi autorizzare il matrimonio fra gay potrebbe essere un modo per riaffermare la fiducia della societa' nelle unioni stabili. Il problema dei bambini - e delle adozioni - in una famiglia omosessuale e' certamente spinoso. La questione, tuttavia, e' separata da quella del matrimonio. Tralasciando, (come dovrebbero fare i governi laici) obiezioni di tipo religioso, la vera obiezione contro il matrimonio omosessuale e' questa: la gente non vi e' abituata. Questo e' un valido argomento per non spingere verso un cambiamento precipit

oso ma procedere attraverso il consenso. Ma la direzione del cambiamento e' chiara. Se il matrimonio vuole realizzare le sue aspirazioni dev'essere definito dall'impegno alla fedelta' reciproca, nella ricchezza e nella poverta', nella malattia e nella salute, non dalle persone che esclude.

 
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