Roma, 28 giugno 1995MARCO PANNELLA. DICHIARAZIONE
"DARE QUOTIDIANAMENTE IN PASTO AI MEDIA PERFINO I PROPRI 'RAGIONAMENTI' INTERVENENDO SU OGNI ASPETTO E OGNI MOMENTO DELLA VITA E DELLA LOTTA POLITICA, DA PARTE DI UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, E' FATTO GIA' AVVENUTO CON IL PRESIDENTE COSSIGA. MA IL PRESIDENTE COSSIGA RITENEVA DI DOVER OPERARE IN UN PRETESO VUOTO ISTITUZIONALE E GIURIDICO CONSCIAMENTE ASSUMENDOSI RESPONSABILITA' GRAVISSIME, E MANIFESTAMENTE CHIEDENDO L'ESIMENTE DELLO 'STATO DI NECESSITA'. CON POCHI ALTRI PARLAMENTARI, NOI RITENEMMO CHE QUESTA ESIMENTE NON DOVESSE ESSERE CONCESSA. IL PARLAMENTO, COME SEMPRE A GUIDA PICISTA E SFASCISTA CI DETTE TORTO.
IL PRESIDENTE SCALFARO AFFERMA TASSATIVAMENTE CHE NON ESISTE ALTRO CHE 'LA COSTITUZIONE SCRITTA'. MAGARI! IL PRESIDENTE SCALFARO SI MUOVE, PER QUANTO LO RIGUARDA, SEMPRE PIU' INSOPPORTABILMENTE SECONDO LA PIU' PERICOLOSA DELLE 'COSTITUZIONI MATERIALI'.
NON COMPRENDO COME FACCIA A NON RENDERSENE CONTO.
EGLI VIOLA, ANCHE, E IN MOLTI PUNTI, IL DIRITTO - DOVERE DEL PARLAMENTO DI NON PRENDERE IN CONSIDERAZIONE FORMALE ALTRO CHE I 'MESSAGGI' DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, E NON LE SUE 'CONFERENZE STAMPA' (PERFINO DALL'ESTERO E MENTRE EGLI HA DELEGATO I SUOI POTERI AL PRESIDENTE DEL SENATO) E DI NON TOLLERARE INTERFERENZE DA PARTE DI ALTRI ORGANI DELLO STATO NELL'ESERCIZIO DELLE PROPRIE PREROGATIVE: QUELLE DI INDIRIZZO E DI VIGILANZA SULL'OPERA DELL'ESECUTIVO, TRA LE ALTRE.
L'INTERVENTISMO POLITICO QUOTIDIANO E ORA, MOLTO SPESSO, PUBBLICO, CHIARAMENTE ESTRANEO ALLE PREROGATIVE ED AI DOVERI DEL CAPO DELLO STATO, DEL PRESIDENTE SCALFARO CI OBBLIGA PUBBLICAMENTE A CHIEDERGLI SE ESISTE, A QUESTO PUNTO, DA PARTE NOSTRA IL DIRITTO DOVERE DI RISPONDERGLI O SOLO QUELLO DI SUBIRE, TACERE O ESSERE MESSI A TACERE DAL REGIME SENZA PIU' GARANTI DI IMPARZIALITA'."
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PANNELLA: IL PRESIDENTE SCALFARO CONTINUA A MANIFESTARSI COME IL SOLO LEADER POLITICO EFFICACE DI QUESTO PAESE - BERLUSCONI DEVE ANCHE LUI DECIDERSI AD ALTRO CHE AL PICCOLO CABOTAGGIO A VISTA.
COSTITUIRE SUBITO IL "GOVERNO OMBRA", COME GLI CONSIGLIAMO.
Roma 3 agosto 1995
"Il Presidente Scalfaro continua a manifestarsi come il solo leader politico dalle idee chiare e armato dalla capacità di attuarle. Silvio Berlusconi deve rapidamente e radicalmente armarsi anche lui di una strategia chiara, abbandonando il piccolo cabotaggio alla giornata, la navigazione a vista, il timore dinanzi a scelte definitive e ambiziose che non si limitino ad essere la volontà di governare, di potere.
Marco Taradash gli ha indicato ieri, per l'ennesima volta, la strada che gli proponiamo, recuperando opportunamente una indicazione di metodo e di merito assolutamente adeguata e necessaria. Il movimento ha da quasi un anno, ormai, chiesto a Berlusconi di scegliere una volta per tutte sia il programma sia l'assetto di Governo che propone agli elettori. E che lo faccia costituendo un suo 'Governo ombra', in queste settimane, per iniziare a farlo funzionare alla ripresa, mi sembra sia il solo modo di affrontare i problemi interni e esterni che l'esser stato sconfitto sulla richiesta di votare nella passata primavera, e ora in autunno, ponga con drammatica urgenza ai liberali di questo paese."
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MARCO PANNELLA. O ELEZIONI SUBITO O GRANDE GOVERNO. LA POLITICA DEL PRESIDENTE SCALFARO IN PARTE SEMBRA CONVERGERE CON LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO RIFORMATORE. MA IL CINISMO CON CUI SI LIQUIDA LE OPPORTUNITA' DELLA PRESIDENZA ITALIANA DELLA U.E. CONTRADDICE LA PREDICAZIONE DEI VALORI...
Bruxelles, 4 agosto 1995
"La posizione del Movimento dei Club Pannella-Riformatori resa nota (e censurata da gran parte della stampa) la settimana scorsa, trova nella posizione politica del Presidente Scalfaro un forte elemento di convergenza e di possibile intesa.
Il Movimento - infatti - ha chiesto che se non vi fossero elezioni in autunno, al più presto, come continua a volere, l'alternativa sia quella di un forte Governo che sia oltre tutto pienamente capace e responsabile del "semestre europeo" che conferisce all'Italia una opportunità storica, politica ed etico-politica, che non le si presenterà più per almeno un decennio.
La politica del Presidente Scalfaro, come quella di gran parte dell'estblishment politico (di destra, di centro e di sinistra), è purtroppo schizofrenica, presentando tradizionalmente una scissione pesantissima fra discorsi morali ed etico-politici e la loro traduzione nei fatti, nelle azioni, negli obiettivi concreti del nostro Paese.
La responsabilità della guida della politica dell'Unione Europea sia nei confronti della crisi e della tragedia ex-jugoslava, della crisi europea e dell'ONU, costituisce in effetti una occasione di grande funzione e prestigio - o del loro opposto - per il nostro paese, e per le nostre coscienze, per la vita del diritto ed il diritto alla vita.
Da De Michelis in poi, l'Italia ha dei Ministri degli Esteri, ma non più una politica estera, comunitaria, nei confronti dei grandi problemi del Medio Oriente, dell'Estremo Oriente, del Terzo Mondo.
Raccontare che si possa impunemente (sol perchè sul piano strettamente costituzionale è possibile) andare ad elezioni con un governicchio appena rafforzato, che abbia di fronte a sé comunque pochi mesi di vita, durante il "semestre europeo" della prima metà del 1996, è certo possibile. Ma, allora, non si pretenda più, e mai, di predicare "valori", "doveri", "eticità" della politica, e la sua possibile nobiltà. Il cinismo con cui tanta parte politica e giornalistica liquida la prospettiva della Presidenza italiana del Consiglio dell'U.E. e le opportunità politiche che ne conseguono, non è in realtà che cecità e mediocrità.
Non solamente politica, Presidente Scalfaro".