PANNELLA: SIAMO AL GRAN CONSIGLIO DEI PARTITI, COME DURANTE IL CASO MORO. CHI PRESIEDE TUTTO E ORDINA E COORDINA IL RILANCIO DEL REGIME E' - CONTRO LA COSTITUZIONE - IL CAPO DELLO STATO. ANCHE SE SEMBRA FIACCATO PERFINO CHI HA RAPPRESENTATO LA SPERANZA...
Roma,20 gennaio 1996
"Come durante il caso Moro, viene oggi alla luce una situazione costituzionale, istituzionale, politica da Gran Consiglio dei Partiti, diretto e governato da un leader politico, che usa ed abusa per quest'opera di regime, anche del suo incarico di Presidente della Repubblica. La Costituzione é tradita e massacrata.
Un coro di rane si eleva dai cespugli di destra e di sinistra per applaudire questa situazione, l'opera del Presidente Scalfaro atta - a quel che pare - a costringere i quattro maggiori partiti a piegarsi al suo volere o ad esser esclusi come contrari agli interessi europei e alla dignità stessa del paese.
Il formarsi di un vero e proprio quadrato di guerra a difesa della continuità del nuovo governo con il Governo dei tecnici, in primo luogo ad opera dell'ex PCI che indica in Lamberto Dini l'uomo di fiducia necessario a tutto il regime, per proseguirlo con controriforme anziché riformarsi nella direzione della democrazia, non é che il ripetersi dell'infausta e anche infame operazione di unità nazionale nel 1976/77.
Occorre battere questa operazione, che a troppi appare ormai ineluttabile. Non importa se inizialmente si é in pochi, e se sembrano fiaccate le speranze democratiche e liberali del nostro paese anche in chi con tanta forza le ha rappresentate e fatte prevalere in un momento che sembrava di già senza speranza".
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DICHIARAZIONE DI PIERFERDINANDO CASINI:
Roma, 29 gennaio 1996
"La raccolta di firme per la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica promossa da Marco Pannella è un'iniziativa eversiva.
Voglio biasimare sul piano istituzionale e politico la raccolta di firme per l'impeachment di Scalfaro da parte di Pannella. Come ci ricordava D'Onofrio, c'è una procedura, che è di garanzia costituzionale, in ordine all'impeachment del Capo dello Stato. Se qualcuno si ritiene di seguire questa procedura deve raccogliere le firme tra i parlamentari che vogliono firmare. Ma questa impropria iniziativa di Pannella ha di per sé dei contenuti eversivi, estranei alla nostra tradizione costituzionale e alle procedure previste.
E' legittimo che qualcuno voglia mettere sotto accusa il Capo dello Stato (il mio giudizio politico, comunque, è che si tratta di un'iniziativa ridicola) però è impropria e gravemente lesiva delle prerogative costituzionali la procedura che si è seguita".
PANNELLA REPLICA A CASINI
(Marco Pannella a Radio Radicale):
"Casini ha imparato tutto da Forlani e dalla DC. Come Bianco.
Tranne una cosa: la moderazione dorotea del linguaggio. Sembrano dei gruppettari da quattro soldi mentre sono sempre stati da 40-50 miliardi come minimo".