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Conferenza Movimento club Pannella
Fiori Raffaella - 1 febbraio 1996
TESTO DEL POSTEL INVIATO A TUTTI GLI ISCRITTI 95 E/O 96

Carissimi

gli oltre undici milioni di firme e gli oltre 650.000 firmatari raccolti in poco più di sei mesi sui 20 referendum, e più ancora - forse - la qualità delle lotte che ci hanno portato a quel risultato; gli oltre 150.000 firmatari - ad oggi - della nostra petizione per le dimissioni e la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica, volta ad ottenere nell'oggi almeno il primo dei due obiettivi ma - poi - anche e sopratutto l'altro; l'accentuazione del nostro impegno nonviolento e di lotta, specie su droga, aborto, caccia, obiezione di coscienza, sono i tre connotati del nostro Movimento che rafforzano la continuità e intensificano la crescita politica e - speriamo - storica della grande tradizione radicale italiana, la conferma per il presente e per il futuro della sua attualità e della sua necessità.

Il Consiglio Generale che terremo a Trani dal 8/2 al 11/2, ancora largamente incompleto e comunque ridotto rispetto a quelli del 1995, avrà un'importanza - negativa o positiva, comunque - non evitabile e non rinviabile, anche se lo volessimo. E non lo vogliamo, credo.

Incomberanno le elezioni; o le non-elezioni, con il loro seguito di tentate controriforme e di reazione oppressiva e di "nuova" unità nazionale, forse più infausta e infame di quella che il paese ha già conosciuto venti anni orsono e che costituisce il vero, grande scheletro nell'armadio dell'antidemocrazia partitocratica, della corruzione violenta delle istituzioni e della società.

Il problema al quale saremo in particolare confrontati sarà quello del radicamento delle nostre lotte, della strutturazione del Movimento e delle forze di alternativa, di Riforma, di libertà e di giustizia. Problema di tanto più ardua soluzione quanto più sappiamo che non possiamo percorrere scorciatoie illusorie, percorrere le vie "conosciute" da tutti gli altri, rivelatesi tutte fallimentari o inidonee a produrre risultati duratori e importanti.

Vi saranno le condizioni per presentarci da soli? O per contrarre alleanze? E con chi?

Il Congresso ha per suo conto, e come orientamento, convalidato pienamente le scelte operate lo scorso anno, indicando nella loro crescita e prosecuzione il compito del Movimento.

Ma vi sono difficoltà che sfuggono, con le quali rischiamo di non misurarci adeguatamente, tempestivamente. In primo luogo quella economica, e della radicale conversione delle strutture di comunicazione, di coordinamento e di guida (anche), di interazione e di penetrazione nel tessuto civile e sociale del nostro paese. V'è da prendere maggiore coscienza e responsabilità a sostegno della vita e dell'azione del Transpartito transnazionale, del Partito Radicale, che costituisce oltre tutto un contesto essenziale, inevitabile, al "testo" che vogliamo scrivere, rappresentare e affermare, nel "fronte italiano" dell'impegno per la vita e la libertà del e nel pianeta, gravissimamente in causa.

Occorre fissare un obiettivo immediato, preciso, responsabile che fissi il punto minimo di partenza dell'azione per quest'anno. Proporremo al Consiglio Generale che sia quello di cinquemila iscritti entro metà marzo e diecimila entro fine aprile.

Ma sin da ora ci auguriamo che da te, da quanti potrai consigliare e cui potrai chiedere aiuto, venga una immediata risposta che dia forza alle speranze che così difficilmente ma anhe così fortemente cerchiamo di dare - e di essere.

Ne abbiamo bisogno e - sempre più - le menzogne che ci hanno ferito si stanno svelando come tali, a chi abbia onestà intellettuale prima ancora che politica, generosità intellettuale prima ancora che "di cuore". Ne abbiamo bisogno - lo ripetiamo - e siamo certi che "ne valga la pena".

Per finire, una avvertenza sulla campagna per le dimissioni di Scalfaro e la sua incriminazione. Ci si chiede spesso quante firme occorra raccogliere, e fino a quando. La risposta è: quante se ne riveleranno necessarie, e fino alle dimissioni del Presidente della Repubblica. Forse qualcuno ricorda che fummo determinanti per ottenere quelle di Giovanni Leone e per l'elezione di Sandro Pertini. L'obiettivo è preciso, ambizioso, necessario. Se sarà raggiunto darà un colpo letale al regime e fors'anche al sistema, combinandosi con la prospettiva dei 20 referendum e della estensione delle iniziative "popolari" che il Consiglio Generale potrebbe aggiungere alla petizione in corso.

La lotta sulla petizione può e deve arricchire la nostra esperienza. Sempre più fondata sui tavoli e sui banchetti, deve estendersi con una rigorosa, quotidiana opera di "fai-da-te" o di altre forme di azione nei luoghi di lavoro, di studio, di incontro, vegliando anche a creare delle sorte di "catene di sant'Antonio" (o, piuttosto, di santa democrazia!), assicurando un ritmo preciso di raccolta e di convogliamento delle firme ottenute.

Buon anno, con un po' di ritardo, e buon lavoro. Che il 1996 ci sia propizio e lo sia per tutti e ciascuno dipende probabilmente ancor più che nel passato da ciascuno e da tutti voi.

RISULTATI DEL 2· CONGRESSO

ELEZIONE DEL PRESIDENTE

MARCO PANNELLA 306 94,1%

ELEZIONE DEL SEGRETARIO-TESORIERE

PAOLO VIGEVANO 285 87,7%

ELEZIONE REVISORI DEI CONTI: ARCONTI LAURA 233; SPAGNOLI ROBERTO 112; GUERRERA ALESSANDRA 102

ELEZIONE DEL CONSIGLIO GENERALE

VOTI SEGGI

LISTA TURCO (I) 195 34

LISTA TAVOLINARI (II) 55 9

PARTITO RIFORMATORE (III) 34 5

LISTA NONVIOLENZA (IV) 16 3

I CONSIGLIERI ELETTI:

BRUXELLES Turco Maurizio, Cappato Marco; MOLISE De Renzi Donato; LIGURIA Pezzuto Vittorio; LOMBARDIA Della Vedova Benedetto, Berte' Lucio, Castagnetti Guglielmo, Baiocchi Lidia, Litta Modigliani Alessandro, Teardo Matteo, Celauro Egle Maria; LAZIO Bandinelli Angiolo, Bernardini Rita, Pinto Mimmo, Bordin Massimo, Cicciomessere Roberto, Micheletta Giuseppe, Quinto Danilo, Sabatano Mauro, Stango Antonio, Tacconi Umberto, Terni Laura, Marcozzi Rozzi, Marzano Antonello, Grippo Antonio, Milluzzi Fabio, Leone Luca, Zanella Mauro, De Filippi Mario; SICILIA La Russa Angelo, Ciulla Giancarlo, Li Bassi Massimiliano, Arnone Giuseppe; VENETO Lamedica Beppi, Carretta David, Russo Alfredo; CAMPANIA Bolognetti Maurizio, Cerrone Antonio, Di Costanzo Raffaele; EMILIA ROMAGNA Casali Werther, Mischiatti Monica; PIEMONTE Cucco Enzo; SARDEGNA Cusino Giorgio, Bona Vittorio; TOSCANA Donvito Vincenzo, Scheggi Giancarlo; FRIULI VENEZIA GIULIA Gentili Marco, Rosati Claudio; ABRUZZO D'ignazio Enzo; MARCHE Sassaroli Corrado; PUGLIA Tria

Pasquale.

PER COSTITUIRE UN CLUB CON LE NUOVE NORME:

1) occorrono almeno 25 iscritti al Movimento; è fissato un limite massimo di 50 iscritti; ogni iscritto può far parte di un solo Club. Perché il club sia rappresentato in Consiglio Generale, gli iscritti devono essere almeno 40. Il promotore (o i promotori) devono convocare un'Assemblea Costituente di coloro che abbiano manifestato (in forma scritta) l'intenzione di voler costituire il Club; la tenuta dell'Assemblea deve essere comunicata per iscritto almeno sette giorni prima: * a tutti gli iscritti,* al Segretario Nazionale Coordinatore.

2) All'Assemblea Costituente devono prendere parte almeno la metà più uno dei soci.

- l'Assemblea ha i seguenti compiti statutari:

* approvare lo Statuto interno del Club (vedi "Statuto-tipo")

* eleggere il Presidente che, salvo diversa, indicazione sarà anche il delegato al Consiglio Generale

* eleggere l'eventuale delegato al Consiglio Generale, nel caso in cui il Presidente non intenda esserlo personalmente; il delegato deve essere fisso

* eleggere il Tesoriere

* eleggere un Direttivo, da 3 a 5 membri; il Direttivo può essere anche nominato dal Presidente del Club.

QUALI SONO GLI SCOPI DI UN CLUB PANNELLA-RIFORMATORI?

Dallo statuto: (...) Le finalità dei Club sono quelle di organizzare e sostenere l'attività e le iniziative del Movimento, le decisioni adottate dagli organi deliberativi e le indicazioni fornite dagli organi esecutivi, nonché di promuovere e raccogliere le iscrizioni al Movimento.

Il Club può essere "tematico" (Es.: "Per la smilitarizzazione della Gurdia di Finanza"); "territoriale" (Es.: "La Spezia 1". Per questo tipo di Club è obbligatorio aggiungere nella denominazione il numero 1, 2, 3 ecc, perché in una determinata località è auspicabile che nascano più club e nessun club ha la rappresentatività territoriale del Movimento); "territorial-tematico" (Es.: "Rischio Vesuvio").

 
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