In effetti Salvidio ha ragione da vendere, la ragione dei liberali, quella estrema e fortemente coerente, la valutazione di fondo difatti è comprendere quale è il vero problema oggi alla stato delle cose e cosa si potrebbe proporre in modo corretto senza tentare soluzioni che apparentemente sembrano solutrici di un grosso problema ma di fatto incrementano soltanto una cultura distorta, fasulla e ipocrita.Si tratta di valorizzare ciò che oggi con le unioni di fatto già esiste e fare in modo che non esista discriminazione con le coppie gay. Per paradosso non esistono norme che negano questo diritto e di fatto queste unioni hanno anche valore per le coppie non eterosessuali, ma quali sono le differenze sul piano dei diritti (del contratto di coppia) tra una unione civile e un matrimonio. Non è forse piu' opportuno mettere questo 'diritto' sullo stesso livello e lasciare a tutte le coppie esistenti la possibilità di optare per una 'Unione/convivenza' con gli stessi obblighi/diritti oppure per un matrimonio civile o religioso che sia. E' verissimo che si incorre in un falso problema ad affrontare questa vicenda perchè è lo stesso argomento confuso e ipocrita.
Se qualcuno se ne intende perchè non illustra qui la differenza di diritti/doveri tra un matrimonio religioso, quello civile, la convivenza, l'unione riconosciuta dal Comune o la famiglia ecc? Sarebbe importante capire quali sono queste differenza anche per capire meglio quali vere discriminazioni esistono tra coppie eterosessuali e gay.