HO RICEVUTO FINALMENTE E DIRETTAMENTE DA VITTORIO PEZZUTO IL SEGUENTE FOGLIO VIA FAX. RITENGO OPPORTUNO INSERIRLO IN CONFERENZA MOVIMENTO PERCHE' IL MAGGIOR NUMERO DI COLORO CHE - COME ME - SI SONO CHIESTI IL PERCHE' DELLA 'SCOMPARSA' DA OGNI ATTIVITA' MILITANTE DAL 9 GENNAIO SCORSO AD OGGI LO VEDANO.

MARCO PANNELLA.

(segue testo del fax):

'PER MARCO PANNELLA, TRAMITE SERGIO ROVASIO.

Genova, 12 febbraio 1996

Ascolto Radio Radicale e scopro che i motivi della mia assenza da piu' di un mese risiederebbero in un non meglio precisato dissenso politico sulle recenti modifiche allo Statuto del Movimento. Ed io che invece pensavo di essere stato costretto a prendere atto di una rottura del nostro lungo e importante rapporto personale (e quindi anche politico) da te inopinatamente decretata alle 3.45 del mattino (alla presenza di una ventina di testimoni) e successivamente confermata nei fatti dal tuo ostinato silenzio...

E' vero che alcune tue recenti decisioni (prorogatio per tre mesi degli organi uscenti e mancato rimborso ai segretari nazionali) mi lasciano perplesso per le loro inevitabili ricadute sull'organizzazione del Movimento ma mai sarebbero state sufficienti ad interrompere la mia militanza al vertice dello stesso. Avrei certo difeso le mie opinioni ma rimettendomi comunque alle decisioni del Congresso.

La verità è invece un'altra. Già nel mese di ottobre - sempre in pubblico - avevi voluto precisare che ero coordinatore nazionale solo per mancanza di alternative e perchè non vi erano i tempi tecnici per convocare il Congresso. Il tuo brutale benservito al termine di quest'ultimo non mi ha dunque colto del tutto impreparato. Esso è maturato al termine di nove mesi di sostanziale e crescente incomunicabilità tra noi due, così come di scarsissima fiducia nelle mie capacità di coordinatore (a tal punto che il mio principale compito statutario - la gestione del rapporto diretto con gli iscritti e i Club - ad altra avevi fin dall'inizio affidato).

Resto disponibile a comprendere e a dibattere a fondo e a lungo - se e quando lo vorrai - i perchè di quanto successo, anche se capisco che a volte dodici anni di amicizia possano valere meno del costo di una telefonata. Ma quello che non accetto è che dell'accaduto venga da te fornita in pubblico, con comprensibile imbarazzo, una versione falsa. Che per me sarebbe stato facile smentire subito e polemicamente a Radio Radicale, sputtanando indirettamente l'immagine del Movimento. Se non l'ho fatto è perchè ritengo necessario che almeno uno di due mantenga - nei limiti del possibile - il senso della misura.

Vittorio Pezzuto