Io però insisto.Quella di non avere una struttura non è una buona idea, perché non è una idea. E' il Movimento dei Club Pannella che è una fesseria.
Non possiamo presentarci alle elezioni come "partito", perché come partito facciamo ridere. Dobbiamo riuscire a presentarci come un "progetto", ovvero come ciò che effettivamente siamo.
Siamo riusciti a portare a termine la raccolta delle firme per i referendum: l'abbiamo fatto attraverso il Comitato Promotore dei 20 ref. e con la Ditta Pannella(&Berlusconi), non con l'M.C.P.-Rif., e credo che alle persone che questa campagna l'hanno guidata convenga presentarsi in una opposita lista, col nome del personaggio di maggior prestigio tra di loro: la Lista Pannella. Non all'interno di un piccolo partitino.
Molti elettori italiani cercano disperatamente delle "scuse" per non votare "per Pannella", cerchiamo di togliergli almeno questa, non è che credo che possa influire molto, ma possono bastare 176 voti per superare il 4%.
Noi vogliamo poter manifestare la nostra posizione politica su ciascun argomento, ma l'M.C.P.-Rif. a che ci serve per questo. E' il signor Pannella che riesce a piazzare qualche intervista. Immagino che a Bandinelli gli articoli vengono pubblicati quando piacciono al direttore di turno. Non dovremmo rinunciare neanche ai comunicati stampa di Della Vedova, potrebbe continuare a farli come rappresentante personale dell'On Pannella, che è poi ciò che è e ciò per cui è considerato dalla stampa.
Se non riusciamo ad individuare precise campagne per le quali sia necessario e possibile fondare un comitato noi che ci stiamo a fare: l'ennesimo partitino "esistensiale"?
Pannella non ha bisogno del Mov. per l'alleanza con Berlusconi, al quale interessa il prestigio e l'immagine di uomo "illuminato di sinistra" e di "mostro transnazionale" (ovvero i voti che lui personalmente può portare), e forse, speriamo, anche la sua capacità di uomo di governo. Noi sparuti militanti possiamo interessargli per le campagne "alla radicale" che siamo in grado di portare avanti.