pag 5Articolo di Rosanna Ragusa
"Basta essere succubi. Saremo il punto di riferimento liberale e libertario del polo"
Sgarbi:"Sì, pensiamo a una lista. Io e Marco estremisti della LIBERTA'"
Prima Miglio, ora Pannella. L'identikit dei partner di Vittorio Sgarbi è sempre quello: uomini forti, indipendenti, pronti a rischiare. Lo stesso rimane l'obiettivo politico. Quello, cioè, di dar vita alla quarta gamba del Polo, laica e liberale. E, perché no, soprattutto "falchista". Di questo il leader dei Riformatori e il noto critico d'arte discutono da giorni. Tutto è ancora da decidere, ma il processo è avviato.
D: Qual è il vostro obiettivo onorevole Sgarbi?
R: Non abbiamo ancora preso la decisione definitiva. Si tratta di vedere quale sarà l'accordo con il Polo e quali saranno i collegi uninominali in cui far confluire una serie di candidati di quest'area. Poi, naturalmente, c'è la proporzionale . Qui cercheremo di essere quel punto di riferimento liberale e libertario di Forza Italia, nella quale siamo molto confusi e indistinti.
D: In che senso?
R: L'iniziativa politica di An, quella clientelare e di collegamento con il vecchio apparato appartiene agli ex democristiani. E Forza Italia, che doveva essere liberale, è indistinta.
D: SCUSI L'INSISTENZA, IN CHE SENSO?
R: Non sappiamo bene quali siano le pulsioni interne. E' un movimento che ha un'identità non soltanto cattolica, non soltanto liberale, non soltanto di destra. Insomma, è un movimento che assomiglia a Dotti.
D: Qualcuno, evidentemente AVRA' PREFERITO LA POLITICA DI DOTT.URBANI E DELLE VARIE COLOMBE. E NESSUNO, D'ALTRA PARTE, HA ALZATO LA VOCE PER FERMARLI. O NO?
R: E' vero, ma è un problema di fondo. Forza Italia assomiglia a Dotti e a questi moderati morbidi. Mentre la componente Taradash-Martino è inespressa o succube. Dunque, va evidenziata.
D: COME NELL'ULIVO, INSOMMA ANCHE NEL POLO AVREMO LA QUARTA COMPONENTE?
R: Manca la carta libertaria, autonomia, che non può essere certo quello di Costa che è anche lui un moderato. E' per questo che l'ipotesi di esporci nel proporzionale, alleati con il Polo, può avere una sua efficacia. L'idea è quella di evidenziare ciò che fino ad oggi è rimasto implicito. Ovvero, i Riformatori sono stati sempre 'Forza Italia puri', pur essendo totalmente impuri.
D: CHE VUOL DIRE?
R: Sono figure autonome, portatrici di un'iniziativa ben distinta da quella di Forza Italia. Non so, Taradash e Floresta sono diversi. Ecco, questa differenza non è indicata. Si sa cos'è il Ccd, si conosce l'identità sostanzialmente diversa di An poi c'è Forza Italia dentro cui si muovono anime di diversa identità.
D: E BERLUSCONI CON CHI STA?
R: Berlusconi è una sintesi, una figura mostruosa che nasce da un congiungimento aberrante tra Ferrara e Letta.
D: NON SEMPRE, PERO', MEDIARE E' POSSIBILE?
R: Non è così semplice. E' la sua natura. Se facciamo un montaggio e mettiamo insieme Giuliano e Gianni vien fuori Berlusconi. Non è che ha Ferrara e Letta, lui è Ferrara e Letta. In certe fasi è duro e agguerrito, in altre e morbido. Così la linea politica di Forza Italia è in po cattolica, un po' moderata, un po' no. Noi, invece, siamo soltanto estremisti.
D: CHI SI CANDIDA?
R: Taradash, Calderisi più altri cinque o sei. Immagino potranno essere una quindicina di nomi.
D: STRAPPERETE QUALCHE UOMO A FORZA ITALIA? CHE SO, MARTINO...
R: Penso di no, credo che loro rimangano in Forza Italia. Ma, sia bene inteso, fanno male. Se non riusciamo nel nostro obiettivo, rientro anche io nei ranghi degli 'azzurri'. Se invece ce la facciamo, è evidente che alcune punte, come Martino, sarebbero opportunamente giocate. Certo, io sono più libero di altri che hanno un ruolo più interno al movimento.
D: CHE POSSIBILITA' AVETE?
R: Adesso vedremo gli sviluppi. Nei prossimi giorni, cercheremo di capire se è opportuno diversificarsi e rendersi autonomi. O meglio, Pannella comunque lo fa. Sta a me valutare questa strada oppure cercare di potenziare Forza Italia distribuendomi nei vari collegi come ho fatto la volta precedente.
D: IN MOLISE E CALABRIA COME SI VOCIFERA?
R: Si, anche per dare ai mafiosi e agli uomini della 'ndragheta' un punto di riferimento. Ormai si erano abituati. Se non votano me, chi votano?
D: Dunque, dipende da lEI?
R: In questa fase sì.
D: IN CHE DIREZIONE PENSA DI MUOVERSI?
R: Per il momento sto seduto, anzi disteso su un divano di questo ufficio che mi resterà ancora per qualche tempo. Dunque, non vado da nessuna parte. Una cosa, però, è certa. E' evidente che non andrò con il Pds. Potrei stare con Rifondazione, Ma Bertinotti si allea con D'Alema. Dunque, devo stare per forza nel Polo. Come ci sto è ininfluente. Pannella sicuramente mi assomiglia di più che non Forza Italia.
D: BERLUSCONI DI QUESTO PROGETTO CHE NE PENSA?
R: Non può che essere favorevole ad un'estensione del Polo.
D: E MIGLIO, LO VEDE ANCORA?
R: Lui vale come funzione anti Lega nel Nord. Ma Gianfranco è un collegio, non un movimento.
D: RIENTRA IN QUESTO PROGETTO O NO? MIGLIO E PANNELLA SONO PERSONALITA' COMPATIBILI A SUO AVVISO?
R: Credo di sì, sì. Di questo non ne ho parlato con nessuno dei due. Ma non mi importa.
D: E' VERO, LEI PARLA CON DINI IN QUESTI GIORNI. ALLORA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SI CANDIDA?
R: Sì, ma non so niente di più. Non gli ho chiesto nulla.
D: LEI L'HA SENTITO DA AMICO O DA CORTEGGIATORE?
R: Io...Non lo so. Credo farebbe bene a candidarsi con il Polo, ma non so cosa deciderà. Nel senso che qualunque cosa faccia è un rischio per lui. Quindi la cosa migliore è non candidarsi. D'altra parte, vuole andare in Parlamento, ci vada.
D: PERCHE' E' UN RISCHIO?
R: E' ovvio, qualunque cosa capiti, salvo che vinciamo noi...
D: C'E' ANCORA QUALCHE POSSIBILITA' CHE RITORNI CON VOI?
R: Sì, sì. C'è, c'è. Se andasse a sinistra farebbe un errore. Troppe ragioni per non stare nel partito dove ci sono La Malfa, De Mita, Orlando.
D: SI PARLA DI UNA SUA CANDIDATURA, CON I DUE POLI PRONTI A NON INTRALCIARLO NEL SUO COLLEGIO. COSA SIGNIFICA, SIAMO DI FRONTE A UNA SORTA DI INCIUCIO ELETTORALE O SI TRATTA ADDIRITTURA DI UNA INVESTITURA PREVENTIVA A PREMIER NEL CASO NESSUNO DEI DUE SCHIERAMENTI RIESCA A VINCERE?
R: E' ridicolo. Non credo sia una strada percorribile. Ma staremo a vedere.