Questi miei amici, quando parliamo di politica e quando chiedo loro come voteranno, mi rispondono cosi':
"Questa sinistra non ci piace, certo, ma dobbiamo votarla per battere Berlusconi e la destra".
I dirigenti del PDS sanno che QUALSIASI SCELTA POLITICA FACCIANO sono premiati comunque dagli elettori di sinistra.
I dirigenti del PDS da anni non si preoccupano piu' di niente, perche' sanno che QUALSIASI TIPO DI POLITICA SCELGANO DI FARE e' garantito loro il voto del loro fedelissimo "zoccolo duro".
I dirigenti del PDS hanno cosi' potuto creare un Polo che fa rabbrividire di orrore i comunisti di base, ma che sara' votato ugualmente dai comunisti di base.
Questa incredibile fedelta' a un partito che non c'e' piu', a una ideologia che non c'e' piu', a degli ideali che non ci sono piu', permette al PDS non solo di sopravvivere ma di osare l'improponibile.
E, quando dico "improponibile", penso a De Mita.
Niente puo' dunque scuotere il fedele elettore della sinistra?
Niente puo' disgustare il fedele elettore della sinistra?
Niente puo' fare cambiare il voto al fedele elettore della sinistra?
E' triste constatare che un terzo degli italiani non pensa ma obbedisce (non a degli ordini, certo, ma a degli immutabili imperativi interiori, cio' che e' molto, ma molto peggio).
E' triste vedere i miei amici cosi' convinti dei loro
non-argomenti.
E' triste che mio fratello (che riceveva dal Presidente Scalfaro le insegne di Grand' Ufficiale ["al merito" di RAI 3 ?] mentre io digiunavo e scrivevo allo stesso Scalfaro lettere senza risposta),
non trovi altro da dirmi se non :
"scusami sai, ma io voto la sinistra perche' siamo di tradizione antifascista; non capisco come fai tu a tradire questi nostri ideali di famiglia."
E' triste assistere alla piu' decadente delle esibizioni, quella della cosiddetta "intellighenzia" nostrana che si riduce ormai (in secula seculorum, amen) a votare il peggio in nome del nulla!