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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 26 febbraio 1996
firme e candidati e simbolo
Vittorio, da buon genovese pentito, sbaglia su diverse cose. E tra questa la sottovalutazione dell'esistenza di questo mezzo di comunicazione, fondamentale per discutere anche quando si organizzano tavoli e si raccolgono fondi. E non è un caso, infatti, che l'ex genovese ha dismesso il suo impegno per l'apertyura di un nodo Agorà a Genova (non era remunerativo ..... sostiene), proprio perchè non ha ancora infilato nella sua zucchetta cosa significhi telematica, interattività e Agorà in particolare.

Le sue valutazioni economiche sono loffie, proprio perchè non sa o fa finta di non sapere che unastruttura come quella fiorentina non esiste per volontà divina (per chi ci crede), ma solo per volontà di un pugno di persone, che sono quelle in grado di raccogliere per l'appunto 16 milioni e di mandarne la metà alla sede nazionale. La sua logica è la stessa del mio amico Scheggi, che ha sempre osteggiato l'esistenza di una qualunque sede a Firenze (e non ha mai preso un impegno economico diretto e personale in merito), ritenendola superflua, tranne poi avvalersene per elezioni, referendum, petizioni e tutto quello che facciamo. Ma si sa, siamo diversi, e amiamo la nostra diversità e anche quelli come Vittorio.

Caro Vittorio, oltre allo stipendio che ora pare non ti venga dato (ma da qualche parte verrà fuori), ci sono anche i costi di quelle sedi "regionali" su cui tu butti merda e che poi ti sono fondamentali per l'organizzazione della nostra battaglia, e sono costi che vengono sostenuti dal combinato dell'iniziativa nazionale messa in opera da una strttura locale.

Non si può chiedere organizzazione se poi si fa di tutto perchè non nasca.

E ricordati un'altra cosa, Vittorio che non mi risponderai perchè non hai tempo, nel nostro movimento libertario non si danno ordini, ma si fanno le cose insieme, a maggior ragione perchè se 8 milioni non vengono mandati a Roma, non è per pagare lo stipendio a Pezzuto, ma per l'esistenza di una struttura che tiene insieme (senza ordini, ma con voglia operativa molto ma molto seria) un gruppo di compagni che sono tutti volontari e che, siccome gli 8 milioni non bastano, ne mettono altri di tasca propria.

E se credi che io dica questo per non operare, ti sbagli: ho i numeri dalla mia, e sono molto ma molto superiori di altri che agiscono con logiche diverse e che mandano anche l'anima (perchè ce l'hanno) alla sede nazionale (leggi Scheggi).

Ora, tutto questo, sia chiaro, è solo parlare serenamente e fuori dei denti. Non è dividere, ma unire nella diversità, perchè gli 8 milioni tu li hai anche in uscita, nello specifico della campagna, sotto una voce che non potrebbe essere altrimenti vista la mancanza di precisi accordi comuni prima della partenza: quella di spese locali. E a te, questa voce dovrebbe bastare e avanzare.

Dagli sotto coi tavoli. Ma sia chiaro che ai tavoli si raccolgono tre firme, e non credo siano sufficienti alla bisogna. E non è un problema di simbolo, ma solo che la segreteria del nostro movimento, per il momento, non fornisce input decisi e chiari. Le contraddizioni sono colte anche dai comopagni che non sono in segreteria e che si mobilitano a Roma, come a Firenze e a Torino e a Messina.

La mancanza di imput non è solo una mia sensazione, ma anche una mia lettura del fatto, per esempio, che sabato sera e domenica pomeriggio non ci sono state le consuete trasmissioni a radio radicale sui tavoli (e non mi si dirà che il week-end e l'oggetto non erano importanti .......).

Buon lavoro

 
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