Che Ascanio Salvidio veda nella NASA l'organizzazione di "senza macchia e senza paura" stile nuova frontiera non è inaspettato.
Sembra che non ci si ricordi del Columbia e delle polemiche su quel disastro, i mancati controlli, gli appalti pilotati da alcuni politici, etc.
Sembra che non si possa nemmeno ipotizzare che pressioni politiche italiote abbiano fatto accettare l'esperimento e tutto quel che ne consegue.
Ricordo un'intervista di Oriana Fallaci ad uno degli astronauti del progetto Apollo, riportata nel libro "Se il sole muore". Più o meno così: domanda "Cosa si prova al momento della partenza?" risposta "Cosa si può provare a stare sopra un grattacielo di tecnologia tutta fornita da chi ha fatto il prezzo più basso".
John
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