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Partito Radicale Rinascimento - 29 febbraio 1996
"Il Messaggero" Giovedì 29 Febbraio 1996

<< LAMBERTO? SFUGGENTE. FINI NON BATTERA' SILVIO>>

Martelli parla del 'deserto della politica': <>

Intervista di Fabio Isman, pag 4.

Roma-<D: Claudio Martelli, 52 anni e quattro legislature alla Camera; in primo grado, una condanna a otto anni e mezzo per la storia del "Conto Protezione" confluita nella bancarotta dell'Ambrosiano; e per l'Enimont - i soldi avuti da Carlo Sama - una richiesta del Pm, che era Di Pietro, di altri undici mesi: perché ha detto no?

R: <>.

D: Manca la politica, ma abbondano i candidati.

R: << E' una smaniosa lotta di potere iper-personalizzato; un portato della videocrazia. Come se i personaggi potessero dare concretezza e visibilità a un vuoto; riempirlo un po'>>.

D: Non si può più fare politica, o che altro?

R: <>.

D: Senza nostalgie?

R: <>.

D: Sul suo tavolo, tanti libri; in bell'evidenza la Malinconia di Leopardi. Davvero nessun rimpianto?

R: <>.

D: E quale potrebbe essere un bel campionato?

R: Ma il problema della sinistra italiana è di rifare il vecchio Psi, o di superare il Pds? Avrei l'ambizione di creare un grande partito democratico. Il socialismo è nato con battaglie di giustizia sociale; e nessuno se ne occupa. Apparentemente, Bertinotti e Cossutta; ma tutelano più i lavoratori garantiti del Nord. che i milioni di disoccupati del Sud. Guardiamo la giustizia penale: ci vuole ben altro delle riforme di cui si sente dire. Ad esempio, reclutare i giudici, come negli Usa, metà tra gli avvocati e metà tra i magistrati. Importando un codice accusatorio, abbiamo centuplicato i poteri del Pm. L'unico accusato che se ne è avvalso è Di Pietro: perché sa fare indagini. I soli atti difensivi, oggi provengono da altri Pm: Salamone contro Di Pietro, Toni contro Vigna a Firenze>>.

D: Eppure, anche se questo è "il contesto", tra i candidati ci sono tante novità. o ritorni, non è vero?

R: Tremila mezze novità, che non ne fanno nemmeno una intera. Tanti nomi per coprire pezzetti di ragionamento. E' la logica della ciliegina: una tira l'altra. La sinistra comunista tira a sè quella democristiana, che è sempre stata legata da un comune sentire ai repubblicani; poi, il legame storico tra sindacalisti socialisti e cattolici>>.

D: E Dini?

R: <>.

D: Nel polo, invece, Fini assumerà il predominio?

R: <>.

D: Ma ha un'idea su chi alla fine vincerà?

R: Nessuno. Nè il Polo nè l'Ulivo arriveranno al 51%. Elezioni maggioritarie, con ispirazione, e probabile risultato, di tipo proporzionale. Il Paese non ce la fa ad accettare il maggioritario. Ha provato metà, ma senza crederci: il pluralismo italiano sembra proprio indomabile>>.

D: E allora, quali medicine, quali riforme?

R: <>.

D: Ma Fini non la voleva.

R: <>.

D: Martelli, lei sa che non sarà candidato. Ma sa anche per chi voterà il 21 Aprile?

R: <>.

 
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