Il fallimento del satellite italiano "a guinzaglio" Tethered, per la seconda volta, con centinaia di miliardi gettati, dovrebbe finalmente aprire gli occhi su un clamoroso scandalo di regime: quello della mala e corrotta amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana, l'ente cui è affidata tutta l'attività spaziale del nostro paese, sia quella scientifica che quella applicativo-industriale.
Qualche dato, per dare un'idea della dimensione del disastro. Su una dotazione finanziaria che per il 1995 era di 850 miliardi, e per il 1996 è stata portata a 950, l'ASI ha accumulato impegni con le industrie - la fetta più grossa della torta è per l'Alenia - e con l'Agenzia spaziale europea per migliaia di miliardi eccedenti le disponibilità. Difficile dire di quanto, data l'oscurità di un bilancio che, ad esempio, non permette di capire quanto sia costato il Tethered che, guarda guarda, non vi viene neppure menzionato. E che bilancio, poi: contro ogni norma di legge e di buona amministrazione, l'ultimo bilancio, quello del 1995, reca impegni per ben 95O miliardi per quelle che si osa definire "attività senza contratto". Ossia, l'ASI ha commissionato - quasi solo all'Alenia - produzioni per quella somma senza cautelare i contribuenti e l'Erario con la possibilità di verificare costi, tempi e qualità delle forniture! Neppure si può sapere, per questa ragione, quanto sia costato allo stato il volo falli
to del Tethered nel 1992. E il ministro Salvini, autorità vigilante, ha approvato un simile "bilancio", assumendosene tutte le responsabilità.
Ancora. L'ASI ha letteralmente regalato a industrie spaziali francesi e tedesche almeno 850 miliardi dando finanziamenti all'Agenzia spaziale europea senza garantire i dovuti ritorni economici in Italia, come invece fanno tutti gli altri paesi europei. Colmo dei colmi, Salvini - con l'approvazione di Dini - nel novembre scorso ha creduto bene di impegnare con l'ESA altri 1200 miliardi per un'impresa, la stazione spaziale ISSA, che l'autorevolissimo comitato presieduto dal Premio Nobel Rubbia ha bollato di scarsa utilità scientifica.
Oltre allo sperpero furfantesco, poi, il vero crimine contro il paese. Tenuta per legge a destinare almeno il 15% dei fondi alla ricerca scientifica fondamentale, l'ASI ha semplicemente ignorato quest'obbligo. Contro i 360 miliardi previsti, negli ultimi tre anni ne ha "concesso" solo una ventina. Di fatto ha paralizzato, quasi ne persegua l'annientamento, uno dei settori chiave del progresso scientifico (e dunque tecnologico e economico) del nostro paese.
Lorenzo Strik Lievers
Deputato riformatore