Roma, 1-3-96"La disonestà politica e professionale del TG3 continua a imperare, forte della impunità assicurata a tutto quello che è fondamento del nuovo fascio conservatore di tutti i poteri forti e occulti, di tutta la partitocrazia, di tutte o quasi le fazioni.
Stasera, la speaker ha rappresentato la nostra posizione con poche parole (senza nemmeno la solita foto-sberleffo) per dire che "Pannella ha detto sì agli inviti del Polo".
Ho oggi preso la parola più volte, dopo aver detto che in linea di principio diciamo sì al confronto a condizione che il Polo modifichi radicalmente la sua scelta compromissoria e consociativa, confermata poi dalle dichiarazioni di Berlusconi a "Liberal". E l'ho detto con parole gravissime e chiare.
La moralità dei giornalisti dei TG3 -e di tanta parte del giornalismo italiano- è assolutamente identica a quella del ceto partitocratico, per il quale, com'è noto, rubare e violare la legge e i doveri diventa obbligo se lo si fa per la fazione e non per il proprio "privato". Essi rubano informazione, fanno disinformazione, per servire le proprie posizioni ideologiche e politiche.
Ed è con questa cultura, con questa Italia, che Berlusconi vuol trattare la scelta delle regole, e dei diritti, delle istituzioni? C'è da non crederci.....
Per il TG3, in politica, non hanno da esserci che cespugli e padroni dei cespugli? Ci spiace, ma dovranno continuare a mentire fino in fondo alle loro coscienze private per raccontare questa fandonia".