PANNELLA MERITA IL PARLAMENTO
articolo di Iuri Maria Prado
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Nel prossimo Parlamento potrebbe non sedere Marco Pannella. Qualcuno se ne compiacerà. Io rispondo tanto peggio per il Parlamento. Tengo a precisare che io non sono amico di Pannella. Già per quel poco che credo di conoscerlo posso dire che i nostri atteggiamenti verso le cose sono molto diversi.
E tuttavia giustizia mi obbliga a riconoscere che Marco Pannella è uno dei rarissimi politici italiani che abbiano fatto qualcosa per rendere più civile e libero il nostro Paese. Valori questi - la civiltà, la libertà - che moltissimi celebrano a parole, ma che pochissimi veramente contribuiscono a diffondere e mettere in pratica.
La politica radicale e riformatrice è semplice e patente. E i radicali, i riformatori, sono forse gli unici cui si possono riconoscere queste invidiabili qualità: competenza, disciplina e passione. E forza. Competenza del diritto. Disciplina del diritto. Passione del diritto. Forza del diritto.
La sua profonda, radicale aderenza ai valori dello Stato di diritto ha portato Marco Pannella troppe volte ad essere incompreso. E ancora oggi, ad esempio, gli stupidoni non capiscono perché Pannella chieda le dimissione del Presidente che lui stesso volle far eleggere.
I radicali, i riformatori, non si sono mai abbandonati alla demagogia, agli slogan passeggeri, al popolarismo captatorio. E queste caratteristiche li hanno sempre resi antipatici ai più perché gli uomini inconsistenti, gli uomini mediocri, hanno paura della forza e la detestano. Per questo Pannella è temuto e detestato: perché è forte. E ciò spiega perché tanto spesso l'ostilità verso i radicali e Pannella si manifesti in modo scomposto e isterico. Nessuno riesce mai a dar loro torto. Nessuno riesce mai a contestare il merito, i contenuti della loro politica, delle loro iniziative. E allora i censori, consapevoli del proprio stato di impotenza, non hanno di meglio che prendere a urlare, a insultare i radicali: <>. <> . <>. <>. <>.Urlino, insultino pure. Nella storia della nostra democrazia, della nostra civiltà, ai radicali a al loro leader storico va assegnato un posto d'onore. E questa verità - sieda o non sieda Marco Pannella nel prossimo Parlamento - nessuna menzogna, nessun insulto riuscirà mai a revocarla in dubbio.